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A conclusione della visita odierna al porto di Civitavecchia il ministro dei Lavori pubblici, Enrico Micheli, ha espresso soddisfazione per lo stato di avanzamento delle opere in corso, in particolare per i lavori di realizzazione della banchina commerciale del porto laziale, finanziata per 77 miliardi di lire con i fondi della legge del Giubileo. Micheli ha sottolineato positivamente anche l'impegno dei privati, che hanno effettuato notevoli investimenti per la nuova darsena. "Quello del project financing - ha detto il ministro - è del resto un mio vecchio pallino".
Un problema molto importante per il porto è costituito dai collegamenti con il suo hinterland socio-economico-produttivo, in particolare con il distretto di Terni. Tali collegamenti riguardano il completamento della superstrada per Viterbo e della Tratta Civitavecchia - Grosseto. Quanto ai collegamenti ferroviari, il ministro si è impegnato ad incontrarsi quanto prima con l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato per discutere la necessità dell'ammodernamento e del ripristino della tratta Civitavecchia - Orte.
Ma in tema più generale di rete di trasporti, il ministro ha parlato anche della logistica intermodale: "oggi il ministro dei Lavori pubblici - ha detto - è costretto a fare altre strade, quando al contrario si dovrebbero fare ferrovie e si dovrebbe sviluppare il cabotaggio marittimo. Siamo in presenza di una vera e propria emergenza che è quella di trasferire il traffico merci, quanto più è possibile, dalla gomma al treno, al mare. La grande sfida del 2000 sarà quella di realizzare la linea ferroviaria Torino - Lione. Se infatti non vi sarà un'inversione di tendenza il paese rischia il collasso".
Tra gli intervenuti il presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Nerli, ha detto che "porto non vuol dire agenzia di scambio, semplice piattaforma, ma una nuova frontiera di sviluppo urbanistico, ambientale, commerciale e culturale". |
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