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Entro il luglio 2000 molti settori del porto di Mombasa saranno privatizzati
Il governo del Kenya sta incontrando forte opposizione da parte dei lavoratori portuali che temono di perdere il lavoro
15 novembre 1999
Il governo del Kenya procede nei tentativi di privatizzare alcuni settori del porto di Mombasa, vincendo l'opposizione dei lavoratori portuali che temono di perdere il lavoro. Il governo assicura comunque di non avere risorse da destinare al porto, e che la via della privatizzazione è l'unica percorribile per garantire uno sviluppo allo scalo.
Il segretario del ministero della Difesa, Stanley Murage, ha precisato che i settori della privatizzazione comprendono il container terminal, le banchine per merci generali e quelle per traffici specifici come i cereali, il petrolio e le autovetture. Vi sono anche tre terminal interni che potrebbero interessare i privati.
Murage ha aggiunto che, in attesa della riforma che avverrà nel 2000, dal prossimo luglio le installazioni portuali dovrebbero essere nelle mani delle società private.
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Il governo del Kenya procede nei tentativi di privatizzare alcuni settori del porto di Mombasa, vincendo l'opposizione dei lavoratori portuali che temono di perdere il lavoro. Il governo assicura comunque di non avere risorse da destinare al porto, e che la via della privatizzazione è l'unica percorribile per garantire uno sviluppo allo scalo. 
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