Dopo l'analogo accordo raggiunto tra Svizzera e Italia nei giorni scorsi (inforMARE del 3 novembre), il ministro francese delle Infrastrutture, dei Trasporti e dell'Edilizia Jean-Claude Gayssot e il consigliere federale elvetico Moritz Leuenberger, capo del Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni (DATEC), hanno firmato venerdì a Ginevra a nome dei rispettivi governi una convenzione per il raccordo della Svizzera alla rete ferroviaria francese e in particolare alle linee ad alta velocità (TGV). La convenzione rivalorizza le linee occidentali svizzere di raccordo alla rete europea ad alta velocità; coordina inoltre la pianificazione a lungo termine dell'infrastruttura ferroviaria dei due Paesi.
Gli elementi principali del nuovo accordo quadro sono misure volte a migliorare le tratte occidentali svizzere di raccordo alla rete TGV francese. Le tre principali sono:
- Ginevra - Nantua - Bourg-en-Bresse - Mâcon (raccordo all'odierna linea del TGV Parigi - sud-est);
- Losanna / Berna-Neuchâtel - Dole - Digione - Aisy (raccordo all'odierna linea del TGV Parigi - sud-est e alla futura linea del TGV Reno-Rodano);
- Basilea - Mulhouse (raccordo alle future linee del TGV est-europeo e del TGV Reno-Rodano).
L'obiettivo in prospettiva è ridurre i tempi di percorrenza sui collegamenti Ginevra - Parigi da tre ore e 35 minuti a circa due ore e mezzo, sulla relazione Basilea - Parigi da quattro ore e 50 minuti a circa due ore e mezzo e sulla tratta Losanna - Parigi da tre ore e tre quarti a circa tre ore e un quarto. La convenzione indica le migliorie previste per il medio e lungo periodo, strutturate in moduli per le tre tratte di raccordo, senza però definirne i dettagli. I vari moduli potranno essere realizzati entro il 2020, a seconda del fabbisogno in termini di traffico. Il comitato misto direttivo definirà i piani di realizzazione e di finanziamento per ciascuna tratta, basandosi sugli studi preliminari e di dettaglio che saranno effettuati. In questo contesto sarà fissata la quota di partecipazione di ogni Paese al finanziamento, che dovrà a sua volta essere approvata dai rispettivi ministri dei Trasporti nell'ambito delle loro competenze. Da parte svizzera, la partecipazione al finanziamento delle opere avverrà mediante il Fondo per il finanziamento dell'infrastruttura dei trasporti pubblici. Per le misure volte a migliorare il collegamento della Svizzera orientale ed occidentale alla rete europea ad alta velocità sono stati stanziati complessivamente 1,2 miliardi di franchi. Per l'attribuzione dei fondi ai progetti è in fase di elaborazione la legge sul raccordo della Svizzera orientale ed occidentale alla rete europea ad alta velocità. La convenzione è valida fino al 2020 e potrà essere rinnovata.
In Svizzera la convenzione entrerà in vigore, probabilmente nel 2001, dopo la ratifica delle Camere federali, con comunicazione al Parlamento nel corso dell'anno 2000. Entro il 2001 saranno conclusi anche i primi progetti a cura della società Réseau Ferré de France (RFF) per il raccordo di Ginevra e Losanna / Berna-Neuchâtel. Sulla base di questi studi, il comitato misto direttivo potrà approntare il pacchetto di interventi da realizzare sulle singole tratte e il relativo piano di finanziamento. Dopo l'entrata in vigore della legge potranno essere liberati i fondi per la realizzazione degli interventi provenienti dal Fondo speciale. In Francia la convenzione entrerà in vigore dopo l'approvazione da parte del Parlamento. La relativa procedura inizierà nel corso dell'anno 2000.
Nel corso delle trattative e dei colloqui che hanno preceduto la firma della convenzione, è stata esaminata l'evoluzione del traffico ferroviario europeo e specialmente la volontà di armonizzare la politica dei trasporti nella regione alpina, con l'intento delle due parti di trasferire il traffico dalla strada alla rotaia.
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