L'impresa pubblica di dragaggio portoghese Dragapor, in gravi difficoltà finanziarie, tenta la strada della privatizzazione. Tra le principali condizioni fissate dalla Commissione Europea per questo passaggio vi è il risanamento dell'impresa, fortemente indebitata. Solo nel corso di quest'anno ha ottenuto dallo Stato sovvenzioni (autorizzate dall'UE) pari a 15 milioni di euro.
Uno dei oneri maggiori per la Dragapor era l'eccessivo numero di dipendenti, che è stato ridotto sensibilmente.
Un primo tentativo di privatizzazione della società era già fallito nel 1995. Ora il prezzo della società è stato fissato in 2,5 milioni di euro e la Dragapor ha preso contatto con i primi potenziali acquirenti. Tra essi vi è il principale concorrente portoghese della Dragapor, la Sociedade Portuguesa de Dragagens (SPD), del cui capitale fa parte il gruppo olandese Boskalis. Poi il gruppo portoghese ETE, proprietario della Socarmar e della Transinsular. L'impresa di dragaggio belga Dredging International, che era stata uno dei candidati all'acquisto nel 1995, quando fu tentata la prima vendita, non ha ancora manifestato il proprio interesse.
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