A quattr'occhi con Giuseppe Sciutto, presidente uscente dell'Autorità Portuale di Savona. Il suo mandato scade il prossimo 12 dicembre, ed egli da tempo ha annunciato la decisione di non volersi ricandidare e comunque di non voler accettare un secondo mandato. Forse per questo, per non essere legato a motivi d'opportunità "elettorale", Sciutto si trova nella posizione di poter esporre in completa libertà la sua esperienza accumulata in quattro anni di presidenza. E del porto, di quello che per quattro anni è stato il "suo" porto, ha parlato oggi nel corso di una conferenza stampa che ha preceduto l'incontro "Marketing e sviluppo territoriale", che si è svolto nel terminal crociere del porto di Savona.
Sei mesi fa l'ipotesi di lasciare la presidenza non si era neppure affacciata. "Ma ora - ha detto Sciutto - desidero seguire la mia indole e affrontare il futuro senza ripetere il mandato, come ho fatto all'università". L'esperienza è stata certamente interessante, ma per dare compimento alle direttrici di politica portuale, secondo il presidente, sarebbe necessario un mandato di cinque anni, e non di quattro come avviene attualmente. Tuttavia Sciutto ha dichiarato di essere disposto a vagliare la proposta di candidatura in un'altra realtà portuale (con altri problemi, con prospettive di diversa dimensione, forse - aggiungiamo noi - con ambienti politico-economici certamente differenti da quelli savonesi).
Gli è stato chiesto se l'enfasi che attualmente viene data all'attività turistica (traghetti e soprattutto crociere) nasconde la volontà di abbandonare il tradizionale traffico merci. Sciutto ha risposto che il traffico turistico precedentemente era quasi ignorato, ed è quindi giusto ridargli ora il valore che merita, ma la campagna promozionale che viene attualmente condotta nulla toglie al traffico delle merci, che rimarrà sempre una delle attività più importanti del porto ligure. A questo proposito ha però fatto notare che la Compagnia dei lavoratori portuali Pietro Rebagliati è in sovrannumero: vi sono da 30 a 50 portuali in più.
Le dichiarazioni di Sciutto hanno poi toccato problemi la cui soluzione condizionerà l'avvenire del porto. Entro l'anno ad esempio dovrà essere assegnata la gestione del terminal rinfuse, di cui l'unico e più serio pretendente, ha detto, è l'attuale gestore. La Costa Crociere ha fatto domanda di concessione per gestire il terminal crociere (quando la struttura sarà completata non potrà ospitare più di due navi assieme). In lizza vi è anche la Medov. Alla società di gestione, ha detto il presidente, potranno partecipare molti soggetti e vi potrà essere anche uno scambio azionario con la società che gestisce il terminal del porto di Genova.
Stefano Bellio
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