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La containerizzazione interessa anche gli agrumi del Marocco
Primo obiettivo della spedizione in container frigo è quello di ridurre i rischi d'avaria dal 12 all'1 per cento
16 dicembre 1999
La containerizzazione riguarda ormai quasi tutte le merci varie, e il traffico che si chiamava ed è rimasto "convenzionale" a poco a poco finisce per essere containerizzato. Il container inizia ad essere utilizzato anche per le spedizioni di agrumi dal Marocco ai mercati europei e nordamericani. L'iniziativa è stata intrapresa dal gruppo di produttori Fresh Fruit Morocco (FFM), che raggruppa quattro esportatori che insieme effettuano un quarto delle spedizioni di agrumi marocchini. Quest'anno l'export di agrumi dal Marocco dovrebbe essere di 250.000 tonnellate, contro 230.000 del 1998.
Primo obiettivo del nuovo tipo di spedizione è di ridurre i rischi di deterioramento degli agrumi dal 12 all'1 per cento del tonnellaggio.
La Maersk ha ottenuto il trasporto della maggior parte dei carichi di agrumi marocchini in container reefer: il suo porto hub di Algeciras è infatti in grado di offrire spedizioni per tutti i mercati del mondo. Anche la KNSM del gruppo Nedlloyd ha ottenuto una parte dei carichi da trasportare a Rotterdam.
Nel 1998 la Fresh Fruit Morocco ha esportato 60.000 tonnellate di agrumi in container nel Canada, negli USA, in Estremo Oriente e in Nord Europa.
Ma le difficoltà di questo tipo di traffico risiedono nel fatto che i container reefer, almeno quelli spediti dal Marocco, non hanno carico di ritorno.
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