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Sconfitta anche nel giudizio di seconda istanza, la Stena Line mira sempre all'acquisto della compagnia svedese Scandlines AB
Si prepara alla transazione vendendo la sua partecipazione del 49% in una società francese
27 gennaio 2000
Sconfitta nella causa di prima istanza (inforMARE del 23 novembre 1999 e del 7 gennaio 2000) e ora in quella di seconda istanza nel tentativo di acquisto della compagnia di traghetti svedese Scandlines AB (ne sono proprietarie le ferrovie svedesi SJ), sulla quale la danese Scandlines A/S (fa parte del gruppo delle ferrovie danesi) ha esercitato il diritto di prelazione che aveva dal 1990, la compagnia svedese Stena Line non ha intenzione di lasciare la presa.
Ora le ferrovie svedesi hanno intenzione di presentare appello contro il giudizio del tribunale di seconda istanza. Tuttavia sarà anche possibile regolare la controversia se le ferrovie svedesi verseranno a quelle danesi, proprietarie della compagnia contesa, i danni che quest'ultima afferma d'aver subito.
La Stena Line sembra pronta a sanare la controversia: ha infatti venduto alla compagnia di traffico traghetti SeaFrance per circa 25 milioni di euro la sua partecipazione (49%, la restante quota del 51% è nelle mani della SNCF) nella Société Propriétaire de Navires francese. Con il ricavato potrebbe tacitare la Scandlines A/S e realizzare il suo progetto d'acquisto della Scandlines AB.
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