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Acquisendo quote della NCL, Star Cruises non ha violato la legislazione norvegese
Secondo il ministero norvegese dell'Industria, NCL è una società marittima e come tale non è soggetta alle normative che prevedono la notifica in caso di superamento di un terzo del capitale azionario
1 febbraio 2000
Il ministro norvegese dell'Industria Lars Sponheim ha annunciato che il suo dicastero non ha rilevato irregolarità né violazioni alla normativa nazionale nell'acquisizione di quote azionarie della NCL Holding da parte del gruppo crocieristico asiatico Star Cruises (inforMARE del 31 gennaio).
Il ministero è infatti giunto alla conclusione che Norwegian Cruise Line debba essere considerata una società marittima. Come tale NCL è quindi esentata dalle normative che prevedono che ogni acquirente di società norvegesi notifichi al ministero l'eventuale superamento di un terzo del capitale azionario.
Star Cruises, che detiene il 47% di NCL, potrà quindi votare nel corso dell'assemblea straordinaria degli azionisti indetta per venerdì prossimo.
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