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Pronto un piano di potenziamento delle infrastrutture del porto di Gibuti del valore di 15 milioni di dollari
L'ente portuale sta cercando di reperire i finanziamenti per avviare il progetto ed ha in corso contatti con la Dubai Port Authority, chiamata a collaborare all'ammodernamento dello scalo
25 febbraio 2000
Il porto di Gibuti ha intenzione di avviare un programma di potenziamento delle proprie infrastrutture del valore di 15 milioni di dollari. Le attuali strutture sono infatti insufficienti per far fronte alla continua crescita del traffico, soprattutto da quando i servizi offerti del porto sono diventati indispensabili per i commerci dell'Etiopia, che hanno subito negativamente gli effetti del conflitto sorto con l'Eritrea per dissidi riguardo ai territori di confine. L'Etiopia non ha infatti più potuto avvalersi dei porti di Assab e Massaua e, per i suoi traffici marittimi, è stata costretta ad abbandonare il "corridoio" di Assab a favore di quello di Gibuti.
L'ente portuale di Gibuti sta cercando di reperire i finanziamenti necessari per realizzare il progetto ed ha chiesto al governo centrale di aiutarlo a riscuotere i crediti accumulati per servizi resi dallo scalo e mai pagati. In particolare Gibuti vanterebbe un credito di oltre due milioni di dollari con diverse imprese etiopi, che devono ancora saldare i loro debiti con il porto.
Obiettivo del piano di potenziamento è triplicare la capacità di movimentazione dei terminal. L'ente portuale di Gibuti ha tra l'altro in corso contatti con la Dubai Port Authority, che sarà chiamata a collaborare alla ristrutturazione dello scalo.
Il porto di Gibuti dispone di un container terminal, entrato in servizio il 13 febbraio 1985, che è separato dalle altre aree portuali ed ha un proprio accesso stradale e ferroviario. Il terminal ha due banchine, una di 180 metri e l'altra di 220, e fondali rispettivamente di 9,5 e 12 metri.
Nello scalo è cresciuto in particolare il traffico di prodotti petroliferi, che è stato nel 1999 di 1,1 milioni di tonnellate, con un aumento del 57,1% sulle 700mila tonnellate dell'anno precedente e del 37,5% sulle 800mila tonnellate del 1998. Ricordiamo che nel 1998, anno in cui a partire dal mese di maggio divampò il conflitto tra Eritrea ed Etiopia, il traffico di idrocarburi nel porto di Gibuti salì del 282%. Il traffico portuale riferito all'Etiopia subì in quell'anno un incremento del 333%, passando dalle 278mila tonnellate nel 1997 a 1,2 milioni di tonnellate.
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