L'associazione culturale "Galeone Livorno" ha come obiettivo prioritario la costruzione di un galeone della Toscana medicea del XVII secolo, oltre alla valorizzazione di molti aspetti storici di quel periodo. L'iniziativa è stata presentata dai membri del Consiglio direttivo dell'associazione ai docenti dell'Istituto Tecnico Nautico (ITN) "Artiglio" di Viareggio, che hanno individuato forme di partecipazione con ricadute formative, culturali, occupazionali, turistiche ed economiche su Viareggio e sul suo comprensorio.
L'Operazione Galeone consta nella costruzione, a grandezza reale, di un galeone toscano e l'attivazione di una serie di iniziative collaterali (turistiche, culturali, rieducative, di formazione professionale, di promozione di imprese, di sviluppo di nuove professionalità, di tutela di antichi mestieri) tese a far rivivere la storia militare, economica e sociale del Granducato di Toscana, rendendo unica l'offerta turistico-culturale. Attualmente è già stata costruita una chiglia lunga oltre trenta metri ed alta quasi dieci, ed è stato realizzato un percorso espositivo di tipo museale che consente d'inquadrare storicamente la nascita del porto e della città di Livorno, i loro sviluppi e la portata internazionale delle attività militari e commerciali che vi avevano base, oltre alla tecnica costruttiva dei galeoni.
L'obiettivo è quello di costituire una tappa obbligata per una parte dei milioni di turisti che visitano ogni anno la Toscana e per i quasi due milioni di passeggeri che transitano nel porto di Livorno (passeggeri dei traghetti per le isole e crocieristi).
L'iniziativa è unica a livello nazionale e inserirà l'Italia nel novero di quelle nazioni dove si ricostruiscono antichi vascelli (in Giappone il galeone San Juan Batista del 1613, in Australia il brigantino Endeavour del capitano J. Cook del 1768, in Olanda il galeone Batavia del 1635 e il galeone da guerra De Zeven Provincièn del 1665, in Francia il clipper Paulista del 1853, in Gran Bretagna il Matthew di Giovanni Caboto del 1497). |
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