C'è una generale e colpevole negligenza nel trattamento delle acque negli specchi acquei dei porti del Sudafrica. Lo segnala uno studio della sudafricana Water Research Commission (WRC), che dipende dal ministero delle Acque e della Foreste.
l'inquinamento marino nei sei più importanti porti del paese africano aumenta in maniera preoccupante. Lo studio della WRC negli specchi acquei dei porti di Saldanha Bay, di Capetown, di Port Elizabeth, di Durban, di East London e di Richard's Bay è stato confrontato con i dati raccolti nei porti di Londra, Halifax e Hong Kong, che non hanno certamente acque cristalline e pure. E' stato rilevato che il porto di Durban, nel quale passa il 60% dei carichi movimentati nei porti sudafricani, è di gran lunga il più inquinato.
Con la sponsorizzazione della WRC e della società Portnet che presiede allo sviluppo dei porti sudafricani, le amministrazioni di ciascun porto dovranno affrontare in avvenire il problema della protezione dell'ambiente.
La presa di coscienza del problema è maggiore a Capetown, dove lo sviluppo turistico della zona balneare ha messo il problema in primo piano, e proprio a Capetown sono iniziati in proposito colloqui tra Portnet, le autorità locali, il ministero delle Acque e delle Foreste e il ministero dell'Ambiente e del Turismo. |
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