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A Genova corsi di formazione per i dirigenti pubblici e privati delle comunità portuali estere
Il primo di sette corsi ha avuto inizio a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, per dirigenti portuali cileni. Visita di una delegazione cilena ai porti di Savona e di Vado
26 giugno 2000
L'Autorità Portuale di Genova, in base ad un accordo con quelle di Savona e di La Spezia, ha iniziato il primo di sette corsi di formazione per dirigenti pubblici e privati delle comunità portuali estere.
Al primo corso partecipano la delegazione cilena dei porti di Valparaiso e di Puerto Montt, rappresentati dai rispettivi presidenti Gabriel Aldoney Vargas e Jodè Daniel Barrera Saez, dai due direttori generali oltre ai vertici delle Associazioni industriali, delle Camere di Commercio, delle Regioni e delle imprese logistiche locali. Sono presenti al corso anche i responsabili del ministero delle Opere pubbliche, dei Trasporti e della Dogana cileni.
Le materie del corso prevedono aggiornamenti sulla pianificazione portuale, sulla politica delle privatizzazioni, sullo sviluppo commerciale e anche sulle relazioni commerciali tra Italia e Cile attraverso i porti liguri. Particolare attenzione viene dedicata a informatica e telematica applicata ai sistemi portuali e più in generale ai settori intermodale e logistica. Parteciperanno al corso anche i responsabili delle Dogane italiane che illustreranno lo stato dell'arte e gli sviluppi nel settore della telematica.
La delegazione cilena composta da 21 persone ha visitato nei giorni scorsi i porti di Savona e di Vado: una visita molto opportuna sul versante commerciale, visto che la provincia di Savona importa dal Cile prodotti per 15 miliardi e ne esporta per 1,3 miliardi. Il porto di Savona-Vado ha solidi rapporti con i porti cileni, soprattutto per quanto riguarda la frutta fresca (sbarchi tra marzo e giugno), che importa in misura sempre crescente (40.000 tonnellate nel 1999), con trend in crescita dopo gli accordi tra il Gruppo Orsero e gli operatori cileni. Ma i due settori che maggiormente possono presentare maggior sviluppo sono quelli dell'export cileno di vino e di prodotti forestali. Il porto di Savona dispone di aree coperte di stoccaggio per legname e cellulosa per oltre 60.000 mq, un parco mezzi ad alta tecnologia per la movimentazione e una piattaforma logistica ferro-gomma connessa con il corridoio logistico europeo est-ovest e con i mercati dell'Europa centro meridionale.
L'interporto di Vado poi offre la possibilità di assicurare un eventuale flusso in import di vino con la possibilità di conservazione delle caratteristiche organolettiche del prodotto.
La delegazione cilena, che si è resa conto dell'importanza degli scambi commerciali con il porto ligure, ha partecipato ad una riunione conclusiva a Palazzo Lamba Doria alla quale erano presenti il presidente e il segretario generale dell'authority savonese.
La delegazione in settimana incontrerà i presidenti delle tre autorità portuali liguri.
I corsi di formazione manageriale sono rivolti alle comunità portuali di nazioni estere tra cui Cile, Argentina e Cuba per l'area centroamericana e Marocco, Mauritania e Senegal per l'area nord occidentale africana.
Nella prossima settimana giungerà a Genova la delegazione dei porti argentini di Buenos Aires, Bahia Blanca, Usuraia, Rosario ed Entre Rios.
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