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Il porto di Genova è l'asse trainante dell'economia locale e dell'attività portuali nazionali, lo rivela uno studio del Censis
Nel periodo 2002-2012 lo scalo genererà, tra occupazione diretta ed indotta, oltre 9.800 unità di lavoro
18 luglio 2000
La "Stima sull'impatto economico ed occupazione della attività del porto di Genova" - ha detto il presidente dell'ente portuale genovese Giuliano Gallanti presentando oggi a Palazzo San Giorgio lo studio con questo titolo elaborato dal Censis - dimostra che il porto di Genova «è una grande industria». I dati - ha sottolineato - smentiscono certe affermazioni secondo le quali il porto occupa spazi senza produrre occupazione.
La ricerca è stata commissionata alla Fondazione Censis dall'Autorità Portuale a seguito della pubblicazione nel 1998 del "Rapporto sull'Economia del Mare", che sintetizza i principali risultati dell'indagine condotta qualche anno fa dal Censis su incarico della Federazione del Mare sull'impatto economico e sociale delle attività marittime a livello nazionale (inforMARE, "Forum dello shipping e della logistica"). Lo studio, necessario per approfondire l'analisi del "peso economico ed occupazionale" del porto, è stato utilizzato anche come indispensabile supporto alla redazione del Piano Regolatore Portuale, piano che - ha ricordato Gallanti - deve essere ancora approvato definitivamente ed è tuttora in attesa del parere della commissione per la Valutazione d'Impatto Ambientale, ultimo scoglio prima del varo dello strumento urbanistico.
L'analisi del Censis prevede che nel periodo 2002-2012 il porto di Genova genererà, tra occupazione diretta e indotta, oltre 9.800 unità di lavoro. E' necessario ricordare che, nelle elaborazioni statistiche, l'unità di lavoro (ULA) rappresenta l'unità di misura del volume di lavoro impiegato nella produzione di beni e servizi rientranti nelle stime del prodotto interno lordo. Il numero complessivo di posizioni lavorative (o attività), che rappresentano il numero delle attività svolte dalle persone occupate nel territorio economico, viene trasformato in "unità di lavoro" mediante l'impiego di coefficienti.
Lo studio del Censis propone le seguenti stime delle attività portuali di Genova nel 1998:
Attività Portuali
Produzione
Occupazione (ULA)
PIL (M.di Lire)
Moltiplicatore
Dirette1
Indotte2
Totale
Moltiplicatore
Valore Aggiunto
3.000
di cui:
Trasporti marittimi
2.300
4,1
3.500
Ausiliari
440
2,0
4.700
50.000
5,5
Costruzioni
260
2,6
2.800
Costi Intermedi
6.000
Totale
9.000
2,8
11.000
50.000
61.000
5,5
(1) Le unità di lavoro dirette comprendono gli addetti delle tre branche considerate nel settore portuale:
i trasporti marittimi - trasporto passeggeri e merci oltreoceano, servizi di pilotaggio e rimorchio, ecc.;
i servizi ausiliari dei trasporti marittimi - movimentazione e magazzinaggio delle merci, gestione dei porti, altre attività ausiliarie, attività degli spedizionieri e mediatori doganali e intermediari dei trasporti.
l'attività di costruzione e riparazione navale.
(2) Le unità di lavoro indotte comprendono gli addetti di tutte le branche fornitrici del settore portuale nel suo complesso e sono state calcolate associando la produttività per addetto al valore dei costi intermedi per ciascuna branca.
Ricordiamo inoltre che - in termini di posti di lavoro - l'ente portuale ha rilevato nel 1999 un totale di 7.241 occupati diretti (inforMARE del 28 aprile) e nel 1998 di 7.197 occupati diretti e di 31.600 occupati nell'indotto (inforMARE del 15 gennaio 1999).
La ricerca del Censis rileva inoltre che, in termini di produzione, il peso delle attività portuali di Genova rispetto alle attività portuali nazionali è del 27% e il peso occupazionale del 19%.
Il peso delle attività portuali di Genova nelle economie portuali (val. %)
Peso delle attività portuali di Genova
Peso % della Produzione*
Peso % Occup. Totale
Peso % Occup. Diretta
Rispetto alle attività portuali regionali
74,6%
54,4%
60,4%
Rispetto alle attività portuali nazionali
27,0%
19,0%
14,0%
* al costo dei fattori
In termini di prodotto interno lordo e di occupazione le attività portuali di Genova danno invece luogo alle seguenti percentuali a livello locale e nazionale:
Peso delle attività portuali di Genova
Peso % del PIL
Rispetto al PIL di Genova
11,1%
Rispetto al PIL regionale
5,0%
Rispetto al PIL nazionale
0,2%
Rispetto all'economia genovese, il peso del settore portuale è il seguente:
Peso delle attività portuali di Genova
Peso % Occ. Totale
Peso % Occ. Diretta
Rispetto agli addetti di Genova*
35,4%
6,4%
Rispetto agli addetti regionali*
15,4%
2,8%
Rispetto agli addetti PIL nazionali
0,4%
0,1%
* La percentuale è stata calcolata sul dato del censimento delle attività produttive e pertanto si riferisce all'insieme delle attività "imprenditoriali" escludendo quindi gli addetti della Pubblica Amministrazione
Per quanto riguarda la "fase di cantiere" - ha spiegato il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, che ha illustrato le caratteristiche dello studio - i 1.580 miliardi di lire di investimeni, di cui 500 privati, attivati tra il 2002 e il 2012 genereranno oltre 19.000 unità di lavoro (circa 1.500 ULA annue).
L'impatto sull'economia regionale della fase di cantiere (investimenti)
Anni
Impatto sulla produzione (Mld)
Impatto sull'occupazione (ULA)
Diretto
Indiretto
Totale
Diretto
Indiretto
Totale
2002
108
141
249
1.596
612
2.208
2003
100
131
232
1.477
568
2.045
2004
118
163
282
1.668
674
2.342
2005
79
114
193
1.071
453
1.524
2006
63
84
146
903
355
1.258
2007
71
94
165
1.027
400
1.427
2008
71
94
165
1.027
400
1.427
2009
100
148
248
1.324
574
1.898
2010
100
148
248
1.324
574
1.898
2011
100
148
248
1.324
574
1.898
2012
71
94
165
1.027
400
1.427
Totale
981
1.358
2.339
13.768
5.585
19.352
Con riferimento ai traffici marittimi, e in particolare al segmento delle merci containerizzate, lo studio stima un impatto totale sulla produzione regionale pari a 3.548 miliardi di lire, tenendo conto di una ipotesi intermedia di incremento dei traffici.
L'impatto sull'economia regionale dell'incremento dei traffici - ipotesi intermedia
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