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Gli autotrasportatori francesi chiedono una direttiva UE per che fissi le ammende per il trasporto di passeggeri clandestini
Le legge britannica, afferma la federazione degli autotrasportatori francesi, è ingiusta e crea una situazione insopportabile per le imprese di trasporto
2 settembre 2000
Gli autotrasportatori francesi sono furibondi per l'adozione in Gran Bretagna della disposizione di legge che punisce coloro che introducono in territorio nazionale dei passeggeri clandestini, senza distinguere se ciò avviene con la complicità o all'insaputa del camionista.
Un comunicato della federazione degli autotrasportatori francesi (Fédération Nationale des Transports Routiers FNTR) bolla come assolutamente ingiusta la legislazione britannica e afferma che gli annunci di politica di lotta contro l'immigrazione clandestina stanno creando una situazione insopportabile per le imprese di trasporto.
I poteri pubblici francesi vengono sollecitati dalla FNTR, ora che la Francia ha la presidenza dell'Unione Europea, a promuovere una serie di misure d'ordine generale sul piano nazionale, aumentando le sanzioni previste dall'ordinanza del 1945, e sul piano europeo, promuovendo un progetto di direttiva sull'argomento. (l'ordinanza del 1945 prevede una sanzione di 10.000 franchi per passeggero clandestino, ma non dà alcuna disposizione per l'autotrasportatore; ma se viene provata la complicità di quest'ultimo sono previsti l'ammenda di 200.000 franchi e una condanna a 5 anni di prigione per il camionista).
In sostanza la federazione degli autotrasportatori francesi preme affinché venga annullata la responsabilità del camionista che trasporta uno o più passeggeri clandestini, se ne viene provata la buona fede.
E la FNTR mette in guardia contro l'anomalia di una legge che, fissando delle ammende civili e non penali, "permette a uno Stato membro dell'Unione Europea di beffarsi dei principi fondamentali della presunzione d'innocenza e del rispetto dei diritti della difesa".
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