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Verrà avviata la prossima settimana la procedura di privatizzazione di cinque porti regionali peruviani
Sono gli scali di Paita, Salaverry, Chimbote, Pisco e Ilo. Otto imprese hanno superato la fase di prequalificazione. Il contratto di concessione prevede la riduzione delle tariffe portuali
8 settembre 2000
Enapu (Empresa Nacional de Puertos S.A.), l'ente nazionale peruviano dei porti, darà il via la prossima settimana al piano di privatizzazione dei porti regionali di Paita, Salaverry, Chimbote, Pisco e Ilo. Il piano prevede l'assegnazione degli scali sulla base di un contratto di concessione ventennale che è stato approvato nei giorni scorsi dalla governativa Comisión de Promoción de la Inversión Privada (Copri).
Il presidente dell'Enapu, Gustavo Salcedo, ha rivelato che otto offerte hanno superato la fase di prequalificazione. Secondo Salcedo ad una singola impresa potranno anche essere assegnati più terminal portuali.
Il documento contrattuale sarà inviato alle società che hanno passato la fase di prequalifica entro la metà di questo mese ed è previsto che le proposte tecniche ed economiche giungano al Comités Especiales de Promoción de la Inversión Privada (Cepri) entro la fine di ottobre.
Il governo peruviano spera che la privatizzazione possa rivitalizzare il sistema portuale nazionale, con una diminuzione delle tariffe rispetto a quelle praticate dall'Enapu (condizione che è esplicitamente specificata nel contratto di concessione) e con una gestione più efficiente delle infrastrutture. In particolare è prevista la riduzione delle tariffe per le merci varie dagli attuali 7 dollari USA a 3,7 dollari per tonnellata, da 2,5 a 2,3 dollari per le rinfuse solide e da 1 a 0,85 dollari per quelle liquide. Della riduzione delle tariffe di movimentazione portuale potrebbero beneficiare le esportazioni e in generale verrebbe incrementata la competitività dei prodotti nazionali. Obiettivo è anche attirare traffici dal Brasile e dalla Bolivia.
Il documento contrattuale prevede inoltre l'erogazione di incentivi che consentano la conservazione degli attuali livelli occupazionali, con uno sconto del 10% sulla retribuzione base dei lavoratori attualmente impiegati dall'Enapu che saranno mantenuti nel loro posto di lavoro almeno per un anno.
Il piano di privatizzazione dei porti peruviani prevede che il prossimo scalo offerto in concessione ai privati sia Callao.
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