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L'OPEC incrementa la produzione di 800mila barili il giorno. La decisione è stata accolta come un passo nella giusta direzione, ma viene considerata insufficiente
Secondo alcuni osservatori l'aumento reale si aggira sui 100mila barili il giorno. Registrati comunque ribassi del prezzo del Brent sui maggiori mercati
11 settembre 2000
Gli undici Paesi membri dell'OPEC, riunitisi ieri a Vienna, hanno deciso di incrementare la produzione di petrolio, che è di 25,4 milioni di barili il giorno, di ulteriori 800.000 barili il giorno (+3%) a partire dal prossimo 1° ottobre. Si tratta del terzo aumento deciso dall'OPEC dall'inizio di quest'anno: il primo, di 1,7 milioni di barili, risale al marzo scorso, mentre in giugno fu deciso un'ulteriore incremento di produzione di 708.000 barili il giorno. Dall'inizio dell'anno la produzione è stata quindi complessivamente incrementata di 3,2 milioni di barili il giorno.
L'OPEC ha più volte ribadito la volontà di far sì che il prezzo del petrolio si stabilizzi intorno ai 25 dollari il barile, con oscillazioni massime tra i 22 e i 28 dollari, continuando però a sostenere che siano soprattutto le imposte applicate sul petrolio dai Paesi consumatori a contribuire sostanzialmente a mantenere elevati i prezzi.
La scorsa settimana il prezzo di un barile di petrolio ha raggiunto i 34,6 dollari, la quotazione massima registrata negli ultimi dieci anni.
I mercati petroliferi, pur reagendo positivamente alla decisione dell'OPEC, hanno mostrato solo lievi ritocchi delle quotazioni: in Giappone il prezzo del petrolio è calato di circa un dollaro al barile, mentre in Europa e negli USA i ribassi sono attualmente minimi o addirittura irrilevanti.
La notizia è stata accolta comunque con favore in Europa e negli Stati Uniti, ma tiepidi sono stati i commenti sugli effetti che l'incremento della produzione potrà avere sul prezzo del petrolio: generalmente definita come un passo nella giusta direzione, la decisione è stata però considerata insufficiente dal ministro dei Trasporti tedesco Reinhard Klimmt, che ha auspicato un incremento maggiore della produzione così come alcuni rappresentanti governativi di altre nazioni.
Secondo alcuni osservatori la decisione comporta inoltre un'immissione reale sul mercato di non più di 100.000 barili il giorno. Le nazioni dell'OPEC sorpasserebbero infatti già ora di 700.000 barili il giorno la loro quota ufficiale di produzione. La decisione dell'OPEC non consentirebbe peraltro di abbassare il prezzo del petrolio al di sotto dei 30 dollari al barile.
Nel corso dell'ultima riunione straordinaria del giugno scorso, l'OPEC aveva approvato l'introduzione di un meccanismo di regolazione del prezzo del petrolio che prevede l'incremento della produzione di 500.000 barili il giorno nel caso il prezzo del barile di Brent risulti maggiore di 28 dollari per un periodo di 20 giorni lavorativi consecutivi.
Le nazioni dell'OPEC si riuniranno il prossimo 12 novembre per valutare nuovamente lo stato del mercato.
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