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Terminato il blocco di depositi e raffinerie da parte degli autotrasportatori, riprende l'attività economica in Francia
Le compagnie petrolifere stanno rifornendo di carburante le 17.000 stazioni di servizio del paese. L'accordo però non è piaciuto ai ministri dell'Economia dell'UE, ai francesi e non entusiasma gli autotrasportatori
11 settembre 2000
Riprende lentamente in Francia l'attività economica, dopo che gli autotrasportatori hanno accettato le proposte del governo di Lionel Jospin ed hanno tolto il blocco ai depositi di carburanti e alle raffinerie. Anche i rappresentanti del trasporto fluviale hanno dato il via libera all'attività nelle vie navigabili, dopo l'accordo intervenuto tra il ministro dei Trasporti, Jean-Claude Gayssot, la Chambre Nationale de la Batellerie Artisanale e il Comité des Armateurs Fluviaux. Le compagnie petrolifere hanno iniziato l'approvvigionamento delle 17.000 stazioni di servizio nel paese.
Complessivamente gli autotrasportatori, che hanno accettato senza entusiasmo l'accordo, hanno ottenuto una riduzione delle tasse sui carburanti che potrebbe rappresentare oltre 15.000 franchi l'anno per autoveicolo e il cui ammontare globale è stato calcolato dal ministro dei Trasporti in oltre un miliardo di franchi. Le ragioni della scontentezza degli autotrasportatori sono determinate nella complessità dell'accordo e all'incertezza di alcune disposizioni.
L'accordo prevede il recupero di 0,35 franchi sulla tassa interna sui prodotti petroliferi, la TIPP, sui primi 55.000 litri di carburante consumati dall'inizio di quest'anno per veicolo di oltre 7,5 tonnellate, oltre all'esonero dalla tassa annuale di 0,07 franchi della TIPP applicata per sette anni dal 1999 per ridurre il vantaggio fiscale di cui beneficia il gasolio. A questo s'aggiungerà nel 2001 un sistema d'ammortizzazione fiscale destinato a regolare il prezzo del carburante, quando la riduzione della TIPP non sarà che di 0,25 franchi, ed una clausola di revisione del contratto tipo che il ministero dei Trasporti mette a disposizione degli autotrasportatori per meglio inquadrare le loro relazioni commerciali.
L'accordo che ha messo fine al blocco dei trasporti è stato criticato dai ministri dell'Economia delle nazioni dell'Unione Europea, riuniti a Versailles. Inoltre, secondo un sondaggio pubblicato oggi da "Le Figaro", oltre due terzi dei francesi sono scontenti della maniera con cui Lionel Jospin ha reagito alla crisi del carburante.
Da notare inoltre che in nazioni come l'Olanda, il Regno Unito, il Belgio, la Danimarca, l'Italia e la Germania, vi sono state nello scorso fine settimana delle avvisaglie di manifestazioni di malcontento per il costo del carburante alla pompa.
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