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Fincantieri individua nello stabilimento di Sestri Ponente (Genova) il suo terzo polo crocieristico
Saturata la capacità produttiva dei cantieri di Monfalcone e Marghera fino al 2005, quello genovese consentirà di far fronte alle nuove commesse. Trattative in corso con Costa Crociere per due navi
13 settembre 2000
In occasione della seconda giornata della Seatrade Mediterranean Cruise and Ferry Convention, l'amministratore delegato della Fincantieri, Pierfrancesco Guarguaglini, ha definito le fasi della privatizzazione del gruppo cantieristico: le banche, entrate nel consiglio di amministrazione con 3 rappresentati, hanno partecipato all'aumento del capitale con il 17% e con un'opzione nel 2001 del 29%, anno in cui l'IRI arriverà alla privatizzazione definitiva. Il capitale attuale è di 650 miliardi di lire e nel 2002 arriverà a 800 miliardi.
Il settore delle crociere, con un portafoglio ordini di 8.000 miliardi di lire, ha intanto saturato la sua capacità produttiva negli stabilimenti di Monfalcone e di Marghera fino al 2005. In seguito alla trattative in corso con Costa Crociere per la realizzazione di due nuove navi, Fincantieri ha stabilito di individuare un terzo polo crocieristico a Sestri Ponente, il cantiere genovese dove si stanno costruendo quattro traghetti veloci per l'armamento greco Minoan, la cui consegna è prevista per il 2002.
Nel settore dei trasporti, per affrontare la concorrenza coreana e giapponese, la Fincantieri si è concentrata nella costruzione di traghetti veloci coprendo il 30% del mercato mondiale.
Guargaglini ha concluso con il settore militare, che conferma la previsione di un portafoglio ordini per l'anno prossimo di 6.000 miliardi di lire, dando finalmente ossigeno all'occupazione nei cantieri liguri. Fincantieri ha infatti siglato i contratti per i pattugliatori Saettia e Cassiopea con la Marina Militare e le Capitanerie di Porto. Sono in costruzione a Muggiano due sommergibili in collaborazione con i tedeschi e nei prossimi mesi si prevede che parta il programma "Orizzonte" con la costruzione di quattro fregate (due italiane e due francesi), mentre è in via di definizione l'iter amministrativo per la nuova portaereomobili NUM che andrà a sostituire la Garibaldi.
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