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In crescita il traffico nel porto di Napoli. Approvato il progetto per il completamento della Nuova Darsena di Levante
Nei primi sette mesi la movimentazione container è aumentata del 20,3%. Sensibile crescita anche del settore crocieristico (+10,7%)
14 settembre 2000
Sono stati 224.115 i teu movimentati nel porto di Napoli nei primi sette mesi di quest'anno: un risultato superiore del 20,3% rispetto a quello del corrispondente periodo del 1999 (186.275 teu). I soli container pieni sono stati 171.137 teu, con un incremento del 21,9% rispetto ai 140.426 teu del 1999.
Anche il traffico crocieristico ha registrato nei primi sette mesi del 2000 un aumento sensibile (+10,7%), passando dai 220.508 passeggeri del periodo 1999 a 243.993.
Il traffico merci complessivo - reso noto dall'ente portuale napoletano e riferito invece al primo semestre di quest'anno - è stato di 7.424.828 le tonnellate, con un incremento del 4,74% rispetto a quello dei primi sei mesi del 1999 (7.088.609 tonnellate). Nei primi sei mesi il traffico passeggeri è stato di 3.369.285 unità (+12,36% rispetto alle 2.998.650 unità del semestre 1999). In aumento anche il traffico di veicoli pesanti, passato da 95.451 a 103.256 unità (+8,18%), di autoveicoli, salito da 100.544 a 111.654 unità (+11,05%).
Il progetto per il completamento della Nuova Darsena di Levante del porto di Napoli è stato intanto approvato dalla terza sezione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Si tratta di un intervento, che comporta un investimento di 30 miliardi di lire, considerato prioritario dal Comitato Portuale napoletano per lo sviluppo del settore commerciale del porto. Il progetto ha quindi ricevuto il via libera definitivo e, dopo un ulteriore passaggio in Comitato Portuale, potrà essere bandita la relativa gara.
«Con l'approvazione del progetto - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Lauro - si è completato il ciclo di opere per oltre 100 miliardi che saranno messe in gara nel 2000». «La Nuova Darsena - ha spiegato Lauro - è un'infrastruttura strategica che doterà il porto di Napoli di oltre 800 metri di nuovi ormeggi e di circa 80mila metri quadrati di nuove aree terminalistiche. Nel nuovo piano regolatore è poi prevista una seconda fase con il tombamento della darsena che quadruplicherà le superfici a disposizione e consentirà la costruzione di un terminal con un lay-out conforme alle più evolute infrastrutture del settore».
Il progetto di completamento della Nuova Darsena di Levante prevede la destinazione a spazio per il traffico di merci varie e containerizzate non pericolose insieme alla realizzazione di una nuova viabilità. I lavori erano stati già inseriti tra gli obiettivi prioritari del nuovo piano operativo triennale 1999-2001 approvato dal Comitato Portuale nel luglio '98. «Siamo riusciti - ha sottolineato Lauro - a sbloccare una situazione ferma da decenni e a volgerla a nostro vantaggio. Il vecchio progetto del 1977, mai concluso, prevedeva la costruzione della nuova darsena per adibirla a traffici di oli combustibili. Una destinazione non più congrua ai mutati scenari geo-economici e soprattutto alle nuove prospettive di sviluppo dello scalo partenopeo».
Il nuovo progetto, che tra l'altro prevede la pavimentazione corazzata per il deposito e la movimentazione dei contenitori, è stato inoltre arricchito della parte relativa alla nuova viabilità. In particolare si è previsto di riattivare il varco portuale della darsena petroli per adibirlo ad ingresso alla darsena di levante e ad ingresso-uscita per la darsena petroli. L'attuale varco di transito per la darsena di levante e darsena petroli verrà destinato alla sola uscita di mezzi provenienti dalla darsena di levante. La circolazione si snoderà su tre corsie di marcia, di cui una di emergenza, e ulteriori tre corsie di sosta di automezzi in attesa di carico. Saranno infine costruite delle rotonde di inversione di marcia in corrispondenza del varco portuale della darsena petroli e di ingresso alla darsena di levante in modo da permettere agli automezzi in ingresso di raggiungere le aree di sosta.
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