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Prosegue la privatizzazione dei porti brasiliani, dove però le operazioni di banchina hanno un costo elevato
La movimentazione di un container a Santos costa 250 dollari, contro 150 a Buenos Aires e 200 a Valparaiso. E' eccessivo il numero dei portuali (12.000)
21 settembre 2000
I porti brasiliani, poco influenzati dalla crisi economica del Paese e dalla svalutazione della valuta nazionale avvenuta nella primavera del 1998, stanno proseguendo il loro processo di modernizzazione. Tuttavia la loro competitività cresce lentamente a causa degli elevati costi delle operazioni di banchina.
Il Brasile aveva deciso di aprire la sua economia nel 1990, per opera del presidente Collor e poi del presidente Cardoso. Il programma di privatizzazione dei porti, lanciato nel 1993, è andato avanti molto lentamente. In sette anni sono stati privatizzati trenta terminal.
Quanto accade in Brasile non trova riscontro in altre nazioni sudamericane, dove la privatizzazione degli scali marittimi e degli aeroporti procede molto celermente. Nel porto argentino di Buenos Aires la movimentazione delle merci è diventata appannaggio dei privati negli anni '90, ed è stata accompagnata da un aumento della produttività e da un calo delle tariffe portuali. In Argentina la privatizzazione, al contrario di quanto accade in Brasile, ha richiamato cospicui interessi stranieri: i gruppi britannico P&O e filippino ICTSI vi hanno giocato un ruolo fondamentale (e già si parla dell'interesse della Maersk Sealand per un terminal).
Ma quello che differenzia i porti brasiliani dagli altri scali sudamericani è l'elevato costo delle operazioni di banchina. L'handling di un container a Santos costa 250 dollari USA, contro 150 a Buenos Aires e 200 a Valparaiso. E' l'incidenza del costo del lavoro a determinare queste differenze: a Buenos Aires rappresenta il 15% del costo dell'handling, a Santos il 40%. Se a Baires bastano una quindicina di lavoratori portuali per caricare e scaricare una nave, a Santos se ne impiegano cinquanta. Nel porto brasiliano vi sono 12.000 portuali, e gli esperti affermano che dovrebbero calare a meno della metà per poter dare competitività allo scalo. Ma i sindacati si oppongono drasticamente a questa riduzione.
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