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In crescita il traffico commerciale e quello crocieristico nel porto di Auckland
Nell'anno finanziario 1999-2000 è stato registrato un attivo netto di 42,8 milioni di dollari neozelandesi (+30%)
11 ottobre 2000
Nell'anno finanziario 1999-2000, che si è concluso lo scorso 30 giugno, il porto di Auckland ha registrato un attivo netto dopo le imposte di 42,8 milioni di dollari neozelandesi (+30% rispetto al precedente anno finanziario). Il fatturato è stato di 154,2 milioni di dollari, rispetto a 153,8 milioni: un incremento di poco conto poiché le tariffe portuali sono state ridotte per combattere la concorrenza.
Nel primo semestre il traffico merci nel porto neozelandese è stato di 12,8 milioni di tonnellate, con una crescita dell'1,2% rispetto ai primi sei mesi del 1999. Il comparto container ha movimentato 525.000 teu, contro 526.000 teu del primo semestre dello scorso anno.
Il direttore esecutivo del porto, Geoff Vazey, si è comunque detto soddisfatto del risultato ottenuto nel settore contenitori. Vazey ha infatti ricordato che nel giugno dello scorso anno, a causa del trasferimento di una linea, il porto ha perso un traffico annuo stimato in circa 50.000 teu.
Vazey ha inoltre rilevato l'incremento del numero di scali registrato dal porto neozelandese, da 2033 a 2181 navi dal semestre 1999 al semestre 2000, in controtendenza con quanto accade negli altri porti del mondo dove l'aumento della taglia delle navi provoca il conseguente calo degli scali.
Le previsioni relative alla stagione crocieristica estiva, che è iniziata ad Auckland lo scorso 26 settembre con lo scalo della nave Olvia, mostrano inoltre un aumento dell'attività in questo comparto. Quest'estate sono attese 22 navi da crociera, per un totale di 36 scali nel porto neozelandese. Nell'estate dello scorso anno 21 navi hanno invece totalizzato 29 scali, portando ad Auckland circa 26.000 passeggeri. Quest'anno ne sono attesi invece 30.000. Ogni crocierista spenderà ad Auckland una cifra media stimata tra i 100 e i 150 dollari neozelandesi. La maggior parte degli scali avverrà al Princes Wharf, dove si trova il nuovo Overseas Passenger Terminal, che sarà completato entro il prossimo dicembre. Quando giungeranno contemporaneamente in porto due o più unità crocieristiche, alcune navi saranno però ormeggiate anche alle banchine Queens Wharf e Captain Cook Wharf.
Il general manager dei servizi portuali di Auckland, Will Harvey, ha ricordato che nell'ultimo decennio c'è stato un forte incremento del business crocieristico nella Nuova Zelanda. Le previsioni indicano un prosieguo del trend positivo. Stime che sono state confermate dal presidente della Cruise New Zealand, Craig Harris, che ha recentemente affermato nel corso del convegno dell'Association of Pacific Ports, svoltosi ad Auckland, che l'attività crocieristica registra rapidi incrementi in tutto il mondo e che tale crescita sarà particolarmente sensibile nei prossimi anni nella regione del Pacifico e in particolare in Australia, Nuova Zelanda e Tahiti.
Nella stagione crocieristica 1999-2000 sono stati rilevati 265 scali di navi da crociera nei porti neozelandesi, per un totale di 28.000 passeggeri. Le previsioni per la stagione 2000-2001 indicano un consuntivo di 240 scali per 32.000 passeggeri, per quella 2001-2002 di 384 scali per 40.700 passeggeri, mentre nella stagione 2002-2003 scaleranno ad Auckland 434 navi per 52.700 passeggeri.
Harris ha sottolineato che per sviluppare l'attività crocieristica è necessario il supporto delle comunità locali e che circa il 30-40% dei crocieristi ritorna autonomamente come turista in Nuova Zelanda. Secondo Harris i crocieristi giunti in Nuova Zelanda nella stagione 1999-2000 hanno speso complessivamente 77 milioni di dollari neozelandesi. Il giro d'affari generato da questo settore è stato stimato in 277 milioni di dollari neozelandesi e l'occupazione in 1.400 posti di lavoro a tempo pieno.
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