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I costruttori navali europei predispongono un reclamo sul dumping da parte dei cantieri coreani ed esortano l'UE a prendere provvedimenti
Nei prossimi giorni riunione straordinaria del direttivo del CESA
13 ottobre 2000
A seguito del fallimento delle trattative tra la Commissione Europea e la Corea del sud relative ad un riequilibrio della competitività tra i cantieri europei e quelli coreani, seguite all'intesa preliminare "Agreed Minutes relating to the World Shipbuilding Market" siglata dalle parti nello scorso aprile, il Committee of EU shipbuilders' associations (CESA), l'associazione che riunisce i costruttori navali europei, ha annunciato la presentazione di un reclamo per le «distorsioni commerciali praticate dalla Corea del Sud» sulla base del regolamento comunitario sulle barriere commerciali in occasione di una riunione straordinaria del proprio organo direttivo che si terrà nei prossimi giorni.
CESA si è inoltre appellata alla «responsabilità» dell'Unione Europea perché metta in atto tutti i provvedimenti idonei a difendere i cantieri navali europei dalla concorrenza sleale.
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