Tra le notizie, le dichiarazioni e le prese di posizione seguite all'affondamento della chimichiera Ievoli Sun ci sono state «informazioni di parte, che tendono a screditare l'armamento italiano». Lo sostiene con forza Confitarma, la confederazione degli armatori italiani, che rappresenta il 93% della flotta nazionale. Confitarma denuncia «la strumentalizzazione della perdita di una nave ad alta tecnologia» quale era la chimichiera della Marnavi Spa, società di navigazione associata alla stessa confederazione armatoriale.
La nave - spiega infatti la confederazione - è una cisterna petrolchimica moderna e ad alta tecnologia, di 11 anni di età, dotata di doppio scafo e di cisterne in acciaio inossidabile, costruita con i criteri tecnologici più aggiornati in materia di sicurezza. La flotta della Marnavi è composta da 14 unità di età media inferiore agli otto anni, rispetto ad un'età media mondiale pari a 13 anni, ed è tra le prime in Europa e fornisce servizi di qualità in linea con quanto richiesto dalle norme internazionali e dalle società petrolchimiche.
Per Confitarma la qualità della flotta italiana è fuori discussione, essendo tra le più giovani e tecnologicamente avanzate a livello mondiale, con metà delle navi che hanno meno di dieci anni d'età ed un quarto che non supera i cinque anni, e con la flotta di navi che trasportano prodotti chimici costituita dall'80% da navi consegnate dopo il 1990. Nell'ultimo decennio per il rinnovo tecnologico della flotta gli armatori italiani hanno d'altronde effettuato investimenti pari ad oltre 17.000 miliardi di lire, costruendo oltre 690 nuove navi, di cui il 90% sono già state consegnate. Ordini per nuove commesse sono stati conclusi per un investimento pari ad ulteriori 4.500 miliardi di lire.
Oltre a ricordare la collaborazione con le autorità italiane e francesi, avviata il giorno stesso dell'affondamento e a cui è seguita la missione in Francia di una delegazione composta da rappresentanti del ministero dei Trasporti e della Navigazione e della Confitarma, ed il favore con cui guarda alle iniziative già intraprese in sede comunitaria per rafforzare il sistema di controllo per la sicurezza marittima e per la prevenzione dell'inquinamento, la confederazione sottolinea di aver avanzato nelle scorse settimane una proposta al ministero italiano dell'Ambiente per l'istituzione di un tavolo di lavoro per la salvaguardia e la sicurezza dei mari e di essersi fatta promotrice della creazione dell'IMEPA (Italian Maritime Protection Association), al fine di supportare tutte le azioni a favore della salvaguardia dell'ambiente marino. |
|