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Aumentato nei primi nove mesi di quest'anno il passivo del bilancio della Stena Line
La società svedese è stata colpita dall'abolizione delle vendite detassate a bordo delle nave, dall'aumento del costo del bunker e dal calo di passeggeri e merci
15 novembre 2000
Anche per la Stena Line di Göteborg l'abolizione delle vendite detassate sulle navi traghetto che effettuano collegamenti brevi tra porti delle nazioni dell'Unione Europea ha fatto sentire pesanti conseguenze negative.
Nei primi nove mesi di quest'anno infatti il fatturato della compagnia svedese è sceso a 5,432 miliardi di corone dai 5,670 miliardi dello stesso periodo del 1999, e il passivo netto ha totalizzato 286 milioni di corone (37 milioni nei nove mesi del 1999).
Nel periodo gennaio - settembre 2000 il prezzo medio delle tariffe passeggeri praticate nei servizi della Stena Line (con esclusione di quelli della Scandlines AB) è aumentato del 15% per i collegamenti in Scandinavia e del 6% per quelli nel Regno Unito. Le tariffe merci sono cresciute del 6% in Scandinavia e sono invece diminuite del 45 nel Regno Unito.
I volumi di traffico, sempre con esclusione delle linee gestite da Scandlines AB, sono aumentati del 4% nel settore merci e sono diminuiti del 4% e dell'11% rispettivamente nei settori della autovetture private e dei passeggeri.
Oltre che dall'abolizione del duty free, il bilancio della società di navigazione, che comprende i risultati della neoacquisita Scandlines AB, è stato appesantito anche dall'aumento costante del prezzo del bunker e dal calo dei passeggeri e in parte delle merci trasportate.
Quanto al terzo trimestre di quest'anno, il fatturato è cresciuto da 2,278 a 2,619 miliardi di corone e il passivo, sempre per il trimestre, è sceso da 149 a 128 milioni di corone, alleggerendo quello registrato nel primo semestre dell'anno.
Le previsioni per la fine dell'anno sono però di un passivo superiore a quello del 1999 (496 milioni di corone).
Per poter ottenere un bilancio accettabile la società ha bisogno di grandi misure di ristrutturazione e di capitali freschi, e per procurarseli ha in programma l'emissione di nuove azioni per 1,5 miliardi di corone. Il cda della società sta conducendo trattative con il principale azionista, lo Stena AB Group, che dovrebbe garantire la nuova emissione azionaria.
Il network di servizi traghetto della Stena Line è formato da 16 collegamenti in Scandinavia e nel Regno Unito e da tre servizi svolti in partnership, come P&O Stena Line, e con un altro operatore del settore. Al 30 settembre la compagnia aveva una flotta di 32 traghetti, di cui 15 posseduti interamente, due al 50% e 15 noleggiati. Dallo scorso 1° ottobre Stena Line ha noleggiato il nuovo traghetto ro-pax Stena Britannica dalla Stena AB (inforMARE del 19 ottobre) per impiegarlo nel servizio Hook van Holland - Harwich in sostituzione delle due navi da carico Stena Searider e Rosebay che sono state trasferite nel servizio merci tra Hoek van Holland e Killingholme che è stato avviato il 9 ottobre.
Stena Line ha completato lo scorso 1° luglio l'acquisizione della società di navigazione Scandlines AB, che effettua i servizi Helsingborg-Helsingör, Trelleborg-Sassnitz, Trelleborg-Rostock e Trelleborg-Travemünde. Quest'ultimo collegamento è operato dalla sola Scandlines AB, mentre i primi tre servizi sono gestiti dalla Scandlines AB in partnership e in pool paritetici con il gruppo danese-tedesco Scandlines AG.
Lo scorso 30 settembre i dipendenti di Stena Line erano 5.335, contro i 6.039 di un anno prima.
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