Per la compagnia di navigazione svedese Atlantic Container Line (ACL), che opera nel mercato nordatlantico, il 2000 si è chiuso con un totale di 237.800 teu trasportati, contro 224.400 nell'anno precedente. Lo scorso anno le rate di nolo della compagnia nel settore container sono risultate superiori del 2,8% rispetto a quelle del 1999, mentre sono aumentate del 6,4% nei settori ro-ro e trasporto auto. L'indice di utilizzazione degli spazi di carico è cresciuto dal 71% del 1999 al 76%. Il volume di carichi nella relazione westbound è risultato superiore del 35% nei confronti di quello eastbound, rispetto ad una percentuale media del mercato pari al 44%.
I risultati finanziari mostrano un reddito operativo di 2.876 milioni di corone svedesi (318 milioni di euro), di cui il 61% relativo al solo settore container. L'utile netto è stato di 208 milioni di corone svedesi, contro 67 milioni nell'anno precedente. L'Ebitda è ammontato a 522 milioni di corone (316 milioni); il 50% dell'incremento è stato determinato dall'aumento del trasporto di container e il 50% dall'aumento delle rate nel settore container e ro-ro.
Nel corso del 2000 la compagnia ha acquistato 2.400 nuovi container, utilizzati per rimpiazzare vecchie unità che sono state vendute.
La compagnia prevede che nel 2001 traffici e risultati finanziari si attestino su livelli analoghi a quelli del 2000.
Atlantic Container Line ha intanto comunicato che, a seguito della riorganizzazione e della centralizzazione delle procedure, la compagnia non si avvarrà più dei servizi dell'agenzia Inchcape Shipping. |
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