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Hyundai Merchant Marine consolida la sua presenza nel mercato cinese
Nel primo semestre - ha reso noto la compagnia - i porti cinesi hanno movimentato oltre 10 milioni di teu, con un incremento del 16%
26 settembre 2001
Hyundai Merchant Marine (HMM) ha illustrato oggi la sua strategia per consolidare la propria presenza nel mercato cinese che - ha ricordato la compagnia di navigazione sudcoreana - offre un potenziale di crescita molto elevato grazie soprattutto alla prossima adesione di Pechino alla World Trade Organization.
HMM ha già insediato due nuovi uffici nelle città cinesi di Wuhan e Chungching, con l'intento di migliorare i servizi di trasporto interni, ed ha in programma l'apertura di un nuovo ufficio a Shenzhen, dedicato al mercato della Cina meridionale. Il network della compagnia conterà quindi su 14 uffici e filiali in Cina e ad Hong Kong.
Hyundai Merchant Marine ha anche deciso di incrementare i suoi servizi per il mercato cinese, con la realizzazione di nuovi collegamenti e con l'inclusione di nuovi scali nelle linee esistenti.
Nello scorso giugno la compagnia sudcoreana, insieme con la APL e la MOL, ha dato avvio al servizio NEX (New China Europe Express) che scala i porti di Qingdao, Ningbo, Shanghai, Hong Kong, Chiwan e alcuni scali europei. Hyundai ha inoltre aggiunto uno scalo a Yantian al servizio JEX (Japan Europe Express) (inforMARE dell'11 maggio 2001). Nel mese successivo inoltre HMM ha stretto uno slot exchange agreement con la P&O Nedlloyd e la NYK Line relativo ai servizi tra la Cina/Estremo Oriente e il Medio Oriente (inforMARE del 4 luglio 2001).
Attualmente le navi della Hyundai scalano i principali porti cinesi nell'ambito di 27 servizi, per un volume complessivo di trasporto annuo di 620.000 teu, contro 550.00 teu nel 1999.
La compagnia sudcoreana ha specificato che nel primo semestre di quest'anno il traffico nei porti cinesi è stato di oltre 10 milioni di teu, con un incremento superiore al 16% rispetto al primo semestre del 2000. Volume di traffico che Hyundai prevede aumenti ancora con l'adesione alla WTO e con lo svolgimento in Cina dei giochi olimpici del 2008.
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