Si è conclusa la protesta degli autotrasportatori che da lunedì scorso paralizzava l'attività commerciale del porto di Napoli. Ieri sera la Federazione Autotrasportatori Italiani (FAI) e la società terminalista Conateco (Consorzio Napoletano Terminal Containers) hanno firmato infatti un protocollo d'intesa che mette fine alla protesta degli autisti dei tir, che lamentavano le eccessive attese per accedere all'impianto della Conateco di Molo Bausan e che avevano cessato il ritiro e la consegna dei container.
Il documento siglato ieri - spiega una nota dell'authority portuale di Napoli - «impegna direttamente la Conateco a mantenere le misure previste da un accordo stipulato nel mese di maggio 2000, a rendere disponibili entro 15 giorni sei carrelli per lo svolgimento delle operazioni di consegna e di ritiro dei container dal terminal Conateco (Molo Bausan), ad armonizzare gli orari dei depositi esterni in modo da ottimizzare le operazioni al Bausan, ad accelerare il processo, già in atto, di informatizzazione della gestione della movimentazione dei container all'interno del Bausan, a valutare infine l'uso di nuovi spazi da destinare a deposito container». Il documento, firmato dal presidente del coordinamento regionale della FAI, Fabrizio Bouchè, dall'amministratore delegato della Conateco, Pasquale Legora De Feo, e dal presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Nerli, «impegna l'Autorità Portuale ad armonizzare gli orari di tutti i terminalisti, a destinare una parte della Darsena di Levante come sito provvisorio per lo stoccaggio dei container vuoti, a consentire, di concerto con la Guardia di Finanza e la Dogana, l'apertura a titolo sperimentale del varco Sant'Erasmo per l'intera giornata, a prevedere e attuare in tempi brevi l'arretramento del solo ingresso del varco Bausan verso il varco sant'Erasmo e a ipotizzare un nuovo sistema di viabilità all'altezza del sant'Erasmo per consentire una maggiore fluidità del traffico, a dare infine vita ad una commissione tra Autorità Portuale, terminalisti, agenti marittimi per lo sviluppo di un sistema informatizzato d'invio e di richiesta di notizie e per la domanda di svincolo dei container».
La protesta degli autotrasportatori per i ritardi accumulati ai gate dei terminal ha più volte colpito i principali porti italiani, ma la situazione a Napoli - scalo alle prese con la cronica carenza di aree - stava diventando insostenibile. Il raggiungimento dell'intesa è stato perciò accolto con sollievo da Francesco Nerli. «Siamo molto soddisfatti - ha detto il presidente dell'ente portuale - perché abbiamo, grazie alla collaborazione di tutti, portato a soluzione una vertenza difficile e che non faceva presagire nulla di buono. I soggetti coinvolti, difatti, sono stati oltre gli autotrasportatori e la Conateco, gli spedizionieri e gli agenti marittimi, e tutti hanno dimostrato serietà e volontà di trovare una soluzione. L'intesa raggiunta è il primo passo di un lavoro più a lungo termine che bisognerà compiere e che riguarda l'individuazione di nuovi spazi per l'attività commerciale, il potenziamento delle infrastrutture, la creazione di nuovi svincoli, una migliore organizzazione del lavoro, l'ammodernamento di un porto che cresce ma che non è stato ancora adeguato ai suoi nuovi e impegnativi trend di traffico».
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