Anche la compagnia crocieristica malese Star Cruises ha adottato un piano per contenere gli effetti negativi determinati sia dal rallentamento dell'economia mondiale che dai disastrosi attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York e al Pentagono dello scorso 11 settembre.
Le misure intraprese dalla compagnia - annunciate oggi - prevedono il ritiro dal mercato giapponese e la concentrazione delle attività nei principali mercati della Star Cruises: Singapore e Hong Kong.
Oltre al rinvio di alcune crociere della SuperStar Aries e della SS Norway, la compagnia ha infatti deciso di ritirare dal mercato giapponese la SuperStar Taurus, posizionata a Fukuoka, «finché la situazione economica non migliorerà». In Giappone, dove era presente solo con questa nave, la compagnia manterrà attivo unicamente l'ufficio di Tokyo, che proporrà la formula fly-cruise, chiudendo invece quello di Fukuoka.
«Star Cruises - ha detto il chief operating officer della compagnia, Chong Chee Tut - ha effettuato sostanziosi investimenti per avviare l'attività in Giappone e per commercializzare i nostri prodotti. Tuttavia, per mantenere la nostra presenza in Giappone e per portare le nostre performance ad un livello accettabile, sarebbero necessari altri investimenti, che sarebbe imprudente effettuare in questo periodo». «Si prevede - ha precisato - che la cancellazione dell'attività di una nave da crociera in Giappone sia temporanea. Con l'apertura del mercato cinese, si ritiene che più itinerari crocieristici e più alternative daranno a Star Cruises la possibilità di considerare il posizionamento di una o più navi nelle regioni di Cina, Giappone e Corea».
La SuperStar Taurus, impiegata in Giappone dal marzo 2000, sarà trasferita a Taiwan in sostituzione della Norwegian Star I e, a partire dal prossimo 24 ottobre, effettuerà brevi crociere da Keelung a Naha e Ishigaki. |
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