Le difficoltà di raggiungere i volumi di traffico idonei a sostenere un servizio di cabotaggio sono tutte riassunte in un'esperienza giovanile che il presidente della Federagenti, Luigi Negri, ha raccontato nel corso della conferenza "Lo short sea shipping: opportunità per le imprese" che si sta svolgendo in queste ore a Palazzo San Giorgio a Genova. Negri infatti, nei primi anni Settanta, si occupava di una linea cabotiera tra Genova e Catania: «le navi erano sempre piene - ha ricordato - ma quando è stata completata l'autostrada della Sila il traffico è drammaticamente calato». La concorrenza del trasporto su strada, già allora agguerrita, è tuttora la spina nel fianco del trasporto marittimo a corto raggio. «E' interesse di tutti togliere i camion dalle strade» ha detto Negri, sostenendo la necessità che lo Stato aiuti chi si impegna a realizzare trasporti marittimi cabotieri alternativi alle linee di traffico stradale. Ma è tutto il sistema del trasporto e della logistica da ricalibrare, dai porti alle ferrovie. Se a Gioia Tauro - ha citato ad esempio Negri - tutta una serie di pratiche doganali rende i costi eccessivi, è altrettanto vero che - ha aggiunto - per raggiungere Milano da Gioia Tauro è meglio andarci via mare che via ferrovia, come molti ancora oggi propongono.
La politica dei trasporti è però ora più sensibile ai benefici offerti dal trasporto marittimo a corto raggio. Il direttore generale della Confitarma, Luigi Perissich, ritiene positivo a livello europeo l'inserimento delle "motorways of the seas" nel Libro Bianco "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte". Gli armatori italiani sono anche confortati dalle rassicurazioni dell'esecutivo romano: «abbiamo avuto conferma - ha spiegato Perissich - della volontà del governo di seguire la politica europea di promozione dell'attività marittima». Il governo Berlusconi sembra inoltre propenso ad accogliere le richieste degli armatori di mantenere la riduzione degli oneri contributivi per gli equipaggi e, in prospettiva, di introdurre anche in Italia la formula di tassazione forfettaria basata sul tonnellaggio delle navi, la cosiddetta "tonnage tax".
Intervenendo nella sessione mattutina della conferenza insieme con il vicepresidente di Assoporti, Giuliano Gallanti, il presidente di Uniontrasporti, Paolo Odone, e il direttore dello Short-sea Promotion Centre - France, Marc Abeille, Perissich si è detto anch'egli convinto che la promozione del trasporto marittimo a corto raggio debba essere condotta attraverso il perfezionamento di ogni anello della catena del trasporto: dai porti, dove - ha detto - «permane un gap assolutamente insostenibile tra gli scali sudeuropei e quelli nordeuropei», allo stesso autotrasporto, dove «gli incentivi dovranno premiare i comportamenti virtuosi».
La conferenza si è aperta con il benvenuto di Umberto Masucci, presidente dell'Ufficio di promozione dello short sea shipping - Italia, che ha organizzato l'incontro.
Bruno Bellio
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