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Una delegazione di addetti del settore del caffè visiterà l'Interporto di Vado Ligure
L'iniziativa, in programma sabato prossimo, si inserisce nel contesto della mostra-convegno "Sulle rotte del caffè"
29 novembre 2001
Sabato prossimo l'Interporto di Vado Ligure (gruppo Pacorini) ospiterà una delegazione di addetti del settore del caffè, in gran parte provenienti dall'estero, che assisteranno a tutte le fasi della lavorazione del prodotto: lo sbarco dei sacchi, la pulitura dei chicchi, la spietratura, la separazione, lo stoccaggio e il trasporto verso le località di destinazione. L'appuntamento si inserisce nel contesto della mostra-convegno "Sulle rotte del caffè" ospitata a Palazzo Ducale a Genova dal 30 novembre al 12 dicembre.
L'Interporto di Vado Ligure, con un magazzino di 55.000 metri quadrati, un'area di 32.000 metri quadrati destinata allo stoccaggio, due selezionatrici ottiche, 42 celle da 100 tonnellate ciascuna, oltre 20 macchinari destinati alla pulitura e alla movimentazione del caffè ed un traffico annuale superiore a 1.300.000 sacchi, rappresenta attualmente uno dei terminal più importanti del mondo nel suo settore. L'Interporto rappresenta anche uno dei rari esempi di distripark funzionante in Italia: a Vado Ligure il caffè non solo sbarca dalle navi provenienti dal Sud America, dall'Africa e dal Far East, ma viene anche lavorato e, in taluni casi, confezionato in sacchi da 60 chilogrammi o in big bags da 600 chilogrammi. Il valore dell'impianto è testimoniato dalla recente decisione della Borsa di Londra di concedere ai terminal di Savona-Vado Ligure e Genova il prestigioso status di delivery point della "Borsa del Caffè" (inforMARE del 20 giugno 2001).
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