Le istituzioni politiche e amministrative di Genova e della Liguria si sono riunite oggi per sostenere la candidatura del capoluogo ligure quale sede dell'agenzia europea per la sicurezza marittima. Candidatura che deve però fare i conti con quella di Parma a sede dell'agenzia europea per la sicurezza alimentare, sostenuta dall'attuale governo e dagli esecutivi italiani precedenti. Tutti gli esponenti politici sono concordi nel ritenere difficile l'insediamento in Italia di due agenzie, nella logica di ripartizione su tutto il territorio europeo che determina queste scelte. E' inoltre considerata più prestigiosa l'assegnazione della sede per la sicurezza alimentare, oltre che per valenza politica e amministrativa, anche in termini numerici: circa 200 persone contro le 55-60 che faranno parte dell'agenzia per la sicurezza marittima.
Le istituzioni genovesi e liguri ritengono però che Genova abbia delle chances, Parma permettendo. Ne sono convinti tutti gli esponenti che sono convenuti stamattina alla Stazione Marittima di Ponte dei Mille. Lo hanno ribadito il presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti, il sindaco della città, Giuseppe Pericu, il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti, il direttore marittimo della Liguria e comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ammiraglio Raimondo Pollastrini, e della stessa opinione si è dichiarata Marta Vincenzi, presidente della Provincia, che oggi non ha potuto partecipare all'incontro.
Biasotti ha fatto il punto della situazione. Gli esecutivi italiani hanno avanzato da tempo la candidatura di Parma. Prima viene quindi la candidatura per la sede dell'agenzia europea per la sicurezza alimentare, poi quella dell'ufficio della sicurezza marittima. Tutti i rappresentanti locali sono però concordi nel sostenere anche Genova, che potrebbe avere concrete possibilità di vittoria. «La scelta della sede dell'agenzia per la sicurezza alimentare sarà molto combattuta» ha detto Pericu e lo ha sostenuto anche il presidente di Eurete, Roberto Speciale, che è stato deputato al Parlamento europeo per due mandati. «L'alternativa a Parma - ha ricordato Speciale - è Helsinki», e la Finlandia - che non è sede di alcun organismo europeo - potrebbe essere favorita. Speciale teme pertanto che l'Italia rischi concretamente di perdere sia una agenzia che l'altra. Secondo Biasotti tale rischio può essere evitato seguendo l'esempio della Francia, che ha ufficialmente indicato Nantes quale sede dell'agenzia per la sicurezza marittima nel caso di bocciatura della candidatura di Lilla a ufficio europeo per la sicurezza alimentare.
Il 4 dicembre Biasotti, Vincenzi, Pericu e Gallanti hanno inviato una missiva alle istituzioni comunitarie e italiane per sostenere la candidatura di Genova. La proposta sarà ora integrata con l'esplicita indicazione di Genova quale alternativa prioritaria a Parma.
La città portuale ligure - ha sottolineato Gallanti - gode fra l'altro del sostegno della Commissione Europea, come più volte affermato dal suo vicepresidente, la signora de Palacio.
L'ammiraglio Pollastrini ha infine illustrato le caratteristiche che fanno di Genova - città portuale all'avanguardia in Europa per la sicurezza della navigazione - sede ideale dell'agenzia. L'Italia - ha ricordato anche l'ammiraglio Alberto Stefanini, comandante del sesto reparto Sicurezza della navigazione - è al primo posto in Europa per le ispezioni alle navi effettuate nei porti, con il 25% di unità straniere ispezionate annualmente negli scali italiani. Primato che risulta confermato anche nei primi dieci mesi di quest'anno, con un totale di 2152 ispezioni e di 350 detenzioni di navi.
Bruno Bellio
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