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Attesa una crescita delle economie asiatiche
L'Asian Development Bank prevede un incremento del 4,8% del prodotto interno lordo asiatico nel 2002 e del 5,8% nel 2003
10 aprile 2002
Il futuro delle economie asiatiche è roseo. Lo ritiene l'Asian Development Bank (ADB) che, nella quattordicesima edizione del suo Asian Development Outlook, afferma che «le prospettive per il 2002 e il 2003 sono di rinnovato ottimismo». In particolare l'istituto finanziario prevede che, dopo un periodo economico travagliato tra il 1997 e il 2001, l'Asia ritroverà nel 2002-2003 una crescita economica più stabile con un incremento medio del prodotto interno lordo del 4,8% nel 2002 e del 5,8% nel 2003, contro il 3,7% nel 2001. «Una graduale ripresa dei traffici e un moderato incremento dei flussi di capitale verso la regione - ha detto ieri il vicepresidente dell'ADB, Myoung-Ho Shin - dovrebbe fornire uno stimolo a tutte le aree in via di sviluppo dell'Asia».
Secondo l'ADB inoltre, «un rafforzamento dell'economia degli Stati Uniti, che emerge da una recessione più blanda di quanto previsto, sta andando a beneficio delle prospettive delle altre economie mondiali, incluse quelle dell'area dell'euro, del Giappone e dell'Asia in via di sviluppo». «La domanda interna in molte delle nazioni in via di sviluppo membri dell'Asian Development Bank - viene osservato nel documento - sta rispondendo agli stimoli macroeconomici e sta emergendo come elemento di crescita. La diminuzione dei fattori di rischio si sta estendendo ai titoli azionari asiatici e, all'inizio del 2002, il rafforzamento dei mercati azionari rivela il rinnovato interesse degli investitori nella regione».
L'Asian Development Outlook 2002 precisa che esistono però ancora elementi di rischio. Uno di questi potrebbe essere la crescita inferiore alle attese della domanda di esportazioni di prodotti asiatici. Ciò potrebbe accadere - secondo l'ADB - se si prolungasse la fase di indebolimento degli investimenti. Una variazione del valore del dollaro e un incremento dei costi degli scambi causato da fattori di instabilità e di rischio potrebbe ridurre la domanda esterna di importazioni e quindi rallentare la crescita delle esportazioni asiatiche. Altri ostacoli potrebbero essere rappresentati da una ripresa dell'inflazione: «i dirompenti eventi nel Medio Oriente - spiega l'ADB - potrebbero ad esempio causare instabilità nei mercati petroliferi, che contribuirebbe ad un aumento dei prezzi».
Il documento dell'Asian Development Bank sottolinea la differenza di performance che caratterizzerà le economie delle varie regioni asiatiche. In Asia orientale è prevista una crescita del 5,2% del prodotto interno lordo nel 2002 e del 6,2% nel 2003, contro il 3,9% nel 2001. Secondo l'ADB le esportazioni aumenteranno lievemente nel 2002, per salire poi attorno al 9% nel 2003. Nel sud-est asiatico è prevista una crescita economica «che nel medio termine - viene specificato - sarà un po' inferiore alle notevoli performance registrate in passato nella regione, «ciò perché la domanda esterna salirà lentamente e la domanda interna rimarrà relativamente debole in Indonesia, Filippine e Tailandia». E' prevista invece una sensibile crescita in Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam. Complessivamente nel sud-est asiatico è attesa una crescita del 3,4% dell'economia nel 2002 e del 4,3% nel 2003, contro l'1,9% nel 2001.
In Asia meridionale è prevista una crescita economica ancor più consistente, con un incremento del 5,4% del prodotto interno lordo nel 2002 e del 6,4% nel 2003, conto il +4,9% del 2001. In Bangladesh ed India la crescita si manterrà elevata, mentre si indebolirà lievemente in Nepal. E' attesa inoltre una ripresa in Pakistan e Sri Lanka.
Asian Development Bank prevede che la crescita economica nelle repubbliche dell'Asia centrale rimarrà anch'essa relativamente sostenuta nel 2002 e nel 2003, con un pil in crescita rispettivamente del 5,7% e del 6,4%, contro il +10,7% nel 2001.
Nelle nazioni del Pacifico è invece attesa una crescita dell'1,9% del pil nel 2002 e del 2,6% nel 2003, contro una diminuzione dello 0,8% nel 2001.
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