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Il porto di Venezia pianifica la gestione delle acque piovane
Il programma comprende, per le banchine realizzate prima degli anni '80, un sistema provvisorio di emergenza per la chiusura degli scarichi in laguna
14 maggio 2002
L'Autorità Portuale di Venezia ha predisposto un piano di interventi conoscitivi, di emergenza e pianificazione relativi alla gestione delle acque piovane, per adeguare le infrastrutture portuali con la normativa sugli scarichi in laguna. Lo ha reso noto oggi l'ente portuale, ricordando che il suo presidente Claudio Boniciolli, con l'ordinanza n°. 467 del 27 luglio 2000, ha decretato la chiusura degli scarichi delle acque meteoriche dell'area del porto commerciale di Venezia, sezione di Porto Marghera, la predisposizione della bonifica delle condutture fognarie di collettamento delle acque meteoriche e il corretto smaltimento dei fanghi di bonifica. Tale attività, del costo di 500mila euro, è stata condotta fra l'agosto 2000 e il febbraio 2001 ed ha permesso di videoispezionare e ripulire circa 25mila metri di tubature per il collettamento delle acque meteoriche avviando a discarica 1.800 tonnellate di rifiuti speciali non tossico-nocivi e 51 tonnellate di rifiuti pericolosi, che altrimenti sarebbero stati dilavati dalla pioggia verso le acque della laguna.
Le banchine di nuova costruzione (banchine Veneto, Trento, Liguria, Sali), per un fronte totale di oltre due chilometri - ha precisato l'authority portuale - sono state realizzate, ed autorizzate (o in corso di autorizzazione) secondo la normativa vigente; contemporaneamente alla progettazione e realizzazione di un sistema di adeguamento per le banchine realizzate precedentemente, che risalgono ad un periodo compreso tra gli anni '30 e '80, si è reso inoltre necessario installare un sistema provvisorio di emergenza per la chiusura degli scarichi in laguna. Nei pozzetti in prossimità dello scarico a mare sono posizionati e monitorati settimanalmente sistemi pneumatici a tenuta per evitare lo sversamento in laguna dell'acqua di pioggia. L'efficacia di tale sistema sarà a breve incrementata con il posizionamento di vasche di prima pioggia fuori terra. La pianificazione a lungo termine prevede di dotare le nuove banchine, ultimate o in via di realizzazione, di vasche di prima pioggia in conformità con le specifiche previste per il dilavamento meteorico di superfici a piazzale e per la relativa autorizzazione agli scarichi.
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