Si è tenuta ieri presso la Capitaneria di Porto di Taranto la riunione conclusiva per definire la nuova organizzazione del servizio di rimorchio portuale. La revisione dell'organizzazione del servizio - ha ricordato l'authority portuale di Taranto - ha già comportato la modifica della struttura tariffaria, con l'adozione della tariffa a corpo, per rendere il sistema più trasparente e più facilmente applicabile rispetto al vecchio sistema caratterizzato da un algoritmo matematico legato a variabili spesso di difficile applicazione. E' stata inoltre introdotta una maggiore flessibilità dei servizi, che non sono più rigidamente legati ad orari o ad altre particolari condizioni. Nel corso della riunione di ieri è stato invece affrontato il tema dell'obbligatorietà del servizio, per adeguare l'ordinanza vigente alle mutate caratteristiche tecniche sia delle navi che soprattutto dei rimorchiatori che operano nel porto pugliese. Si è convenuto sull'opportunità di rivedere l'obbligatorietà del numero di rimorchiatori da impegnare nelle operazioni di ormeggio e disormeggio mantenendo inalterato il livello di sicurezza. Sono state quindi individuate le condizioni meteomarine e le caratteristiche delle navi e del carico che consentiranno di ridurre il numero dei rimorchiatori. E' stato deciso di effettuare una prima sperimentazione della nuova organizzazione, con una valutazione dei risultati dopo sei mesi dall'entrata in vigore della nuova ordinanza, che sarà emessa nei prossimi giorni dalla Capitaneria di Porto. Verrà inoltre riesaminata la struttura tariffaria entro il primo semestre del prossimo anno.
All'incontro di ieri, presieduto dal capo del compartimento marittimo di Taranto, il capitano di vascello Salvatore Giuffrè, hanno partecipato il segretario generale dell'Autorità Portuale di Taranto, Michele Conte, e i rappresentanti di Confitarma, Fedarlinea, Federagenti, Assoindustria e Rimorchiatori. |
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