Il gruppo Ferrovie dello Stato (FS) ha presentato oggi a Pisa il nuovo Sistema di Comando e Controllo (SCC) del traffico ferroviario della linea tirrenica - il più avanzato sistema di gestione integrata della circolazione dei treni in uso in campo ferroviario adottato da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società di gestione delle infrastrutture ferroviarie del gruppo FS - e il treno diagnostico "Archimede". All'inaugurazione erano presenti, oltre al presidente e amministratore delegato del gruppo FS Giancarlo Cimoli, anche il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Pietro Lunardi, il ministro per l'Ambiente, Altero Matteoli, il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e il presidente della Provincia di Pisa, Gino Nunes.
Il sistema SCC prevede un unico centro di comando situato a Pisa e dotato delle più moderne tecnologie per governare e monitorare il traffico ferroviario sulla linea tirrenica. Il Sistema di Comando e Controllo consente inoltre un continuo esame diagnostico in tempo reale degli apparati preposti al governo della circolazione, la telesorveglianza delle stazioni e la tempestiva comunicazione al pubblico di ogni informazione.
Rete Ferroviaria Italiana ha in corso di realizzazione altri sei apparati SCC, tre nei nodi di Napoli, Genova e del Veneto, e tre su altrettante direttrici: l'Adriatica, il Brennero e la Rete Sarda, per un investimento superiore ad un miliardo di euro.
Il treno diagnostico Archimede, prodotto dalla Mer-Mec di Monopoli (Bari), è invece un avanzato mezzo tecnologico per la manutenzione della rete ferroviaria. Il convoglio, composto da un locomotore, una semipilota e quattro carrozze, è infatti in grado di misurare in ogni istante, a una velocità di 200 km orari, 119 parametri diversi che, integrati fra loro, offrono in tempo reale un'informazione completa sulle condizioni dell'infrastruttura ferroviaria. I sofisticati apparati installati sul treno consentono di misurare tutte le componenti dell'armamento ferroviario (rotaie, traversine, massicciata), la funzionalità della linea di alimentazione elettrica e degli apparati tecnologici di sicurezza che controllano la circolazione e che sono disseminati lungo la linea. Inoltre, grazie a specifici algoritmi - ha spiegato il gruppo FS - il sistema permette una "diagnostica predittiva", ovvero la possibilità di prevedere fra quanto tempo un guasto potrà verificarsi, così da poterlo prevenire. Questo tipo di diagnostica consente di intervenire con operazioni di manutenzione prima che il guasto si verifichi.
Il nuovo treno terrà sotto continuo monitoraggio i circa 10.000 chilometri della rete principale italiana, raddoppiando l'intensità e la frequenza dei controlli rispetto a quanto assicurato fino ad oggi dagli altri treni diagnostici della flotta di RFI. Archimede percorre circa 80.000 chilometri all'anno, a una media di circa 450 chilometri al giorno dal lunedì al venerdì. L'operatività reale è di 180 giorni all'anno. A bordo del treno diagnostico lavorano dodici persone, per un impiego complessivo pari a 17.000 ore/uomo all'anno.
La progettazione e lo sviluppo del treno Archimede hanno richiesto oltre 100.000 ore di ricerca. Il convoglio è stato allestito in quasi due anni di lavoro con un investimento di circa 10,7 milioni di euro, che sono da aggiungere agli 8,8 di costo del materiale rotabile.
Nei prossimi anni la società Rete Ferroviaria Italiana si doterà di un altro treno di questo tipo da destinare alle linee dell'alta velocità/alta capacità.
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