Tommaso Affinita e Francesco Nerli sono stati eletti all'unanimità dall'assemblea generale dei soci, che si è riunita oggi a Roma, rispettivamente presidente e presidente onorario dell'Associazione Porti Italiani (Assoporti). Affinita è vicepresidente uscente dell'associazione e attuale presidente dell'Autorità Portuale di Bari, mentre Nerli è presidente uscente di Assoporti e presidente dell'Autorità Portuale di Napoli.
Il consiglio direttivo dell'associazione dei porti italiani ha eletto i cinque vicepresidenti nelle persone di Claudio Boniciolli (presidente dell'Autorità Portuale di Venezia), Giuliano Gallanti (presidente AP di Genova), Giuseppe Guacci (presidente AP di Gioia Tauro), Cosimo Indaco (presidente AP di Catania) e Nereo Paolo Marcucci (presidente AP di Livorno). Tesoriere è stato eletto Remo di Carlo, presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna.
Commentando l'esito del voto dell'assemblea, il neo presidente di Assoporti, Tommaso Affinita ha dichiarato che la convergenza sulla sua persona «si colloca nel segno della continuità dell'azione di Assoporti, caratterizzata finora da un impegno unitario che ha rappresentato un elemento di forza della vita associativa». «Il potenziamento del sistema infrastrutturale - ha aggiunto - rientra tra le priorità del governo Berlusconi, riconfermate anche dal DPEF appena definito; in questo quadro la portualità italiana, che negli ultimi anni ha già conosciuto una grande stagione di rilancio, è chiamata a svolgere un ruolo essenziale al servizio del tessuto economico ed industriale. Si tratta allora di accelerare il trend di sviluppo dei porti italiani per accrescerne ulteriormente la competitività nel Mediterraneo, e nel confronto con gli scali del Nord Europa; occorrono dunque ulteriori investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno, per completare il disegno di potenziamento infrastrutturale già avviato in questi anni. E' poi indispensabile assicurare una piena autonomia finanziaria alle Autorità Portuali, mettere a punto il sistema ordinamentale fissato dalla legge 84 salvaguardandone, peraltro, l'impianto e le potenzialità innovative, introdurre snellimenti procedurali per una più rapida esecuzione delle opere marittime. Assoporti, che è chiamata a svolgere un ruolo di rappresentanza istituzionale del mondo portuale, solleciterà il governo ad un costruttivo confronto sulle questioni prima ricordate. Verrà infine prestata una particolare attenzione alle tematiche del lavoro nei porti alla ricerca di punti di equilibrio che siano in grado di coniugare efficienza operativa e quindi competitività con la salvaguardia dei livelli occupazionali e di un omogeneo quadro di riferimento contrattuale, così da evitare momenti di conflittualità e concorrere unitariamente alla crescita della portualità italiana».
|
|