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Bruxelles ha approvato lo schema italiano di aiuti per la demolizione delle navi cisterna a scafo singolo
Sei mesi fa la Commissione Europea aveva avviato una procedura d'indagine
17 luglio 2002
E' giunto oggi da Bruxelles il via libera della Commissione Europea al regime di aiuti istituito dall'Italia per incoraggiare le imprese armatoriali ad eliminare dal mercato le navi cisterna a scafo singolo di oltre 20 anni di età.
L'esecutivo europeo aveva avviato una apposita indagine alla fine dello scorso anno (inforMARE del 20 dicembre 2001). «Nel corso del procedimento di indagine - ha precisato Bruxelles - il governo italiano ha fornito alla Commissione una serie di garanzie che sono state recepite e chiarite dalla odierna decisione. Grazie a tali garanzie la Commissione è giunta alla conclusione che il regime de quo fornirà un cospicuo contributo alla protezione dell'ambiente e alla sicurezza della navigazione marittima».
La Commissione ha ricordato che la normativa italiana va al di là di quanto prescrive la legislazione comunitaria in tema di eliminazione delle navi cisterna a scafo singolo, in quanto contempla anche le navi cisterna di portata lorda inferiore alle 5.000 tonnellate, per le quali le norme comunitarie non prevedono alcuna restrizione. La legge italiana (7 marzo 2001, n. 51) prevede che le imprese armatoriali che procedono alla demolizione di vecchie navi cisterna adibite al trasporto di greggio e di prodotti petroliferi e chimici beneficino di un contributo nella misura massima di poco meno di 4 milioni di euro.
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