E' sensibilmente aumentato il numero degli atti di pirateria contro le navi: nei primi nove mesi di quest'anno sono stati 271, contro 253 nel corrispondente periodo del 2001. Il rapporto sulla pirateria, reso noto ieri dal Piracy Reporting Centre dell'Internazional Chambeer of Commerce (ICC), indica come l'Indonesia continui ad essere in testa alla classifica degli attacchi, con un totale di 72 episodi, contro 26 in Bangladesh, che compare al secondo posto.
E' invece diminuito il numero dei marittimi uccisi nel corso degli attacchi: sei contro i nove nel periodo gennaio-settembre dello scorso anno.
«Gli atti di pirateria - ha detto il comandante Mukundan, direttore dell'International Maritime Bureau (IMB) dell'ICC - sono aumentati drammaticamente dal 2000. Sono attacchi gravi e violenti, commessi da gruppi della criminalità organizzata. I membri dell'equipaggio sovente sono rapiti o feriti e le navi e il carico, che valgono milioni di dollari, sono spesso rubati». L'International Maritime Bureau - ha sottolineato Mukundan - sollecita nuovamente i governi del sud-est asiatico a ratificare la convenzione SUA del 1988 (Suppression of Unlawful Acts Against Safety of Maritime Navigation Convention), che consentirà loro di perseguire i criminali che commettono azioni illecite nelle loro acque territoriali.
Commentando il recente attacco terroristico alla VLCC
Limburg, il comandante Mukundan ha detto che «l'IMB raccomanda i governi e le autorità portuali a prendere in considerazione l'istituzione di rotte prestabilite per queste navi, laddove possibile, controllate da unità della Guardia Costiera e mantenute sgombre da imbarcazioni non autorizzate»
Il rapporto dell'ICC sottolinea anche il pericolo di attacchi nelle acque di fronte alla costa della Somalia - quattro nei primi nove mesi di quest'anno - e il nuovo tipo di azioni criminose perpetrate nelle acque indonesiane nel terzo trimestre di quest'anno, condotte contro rimorchiatori che trainano chiatte cariche di merci costose.
Nel documento sono descritte anche alcune iniziative per combattere la pirateria ed è messo in evidenza un nuovo sistema di prevenzione, denominato Secure-Ship - che consiste nel circondare la nave con una linea elettrica che dovrebbe respingere gli attacchi dei pirati grazie all'emissione di scariche non letali di 9.000 volt.