L'amministrazione doganale statunitense ha annunciato ieri l'ultimazione del testo della normativa che impone ai vettori marittimi di presentare i manifesti di carico 24 ore prima dell'imbarco in porti esteri delle merci destinate agli Stati Uniti. La norma fa parte del pacchetto di misure antiterrorismo predisposte dagli USA, che prevedono soprattutto un'intensificazione dei controlli sull'importazione per via marittima delle merci in container.
Il programma Container Security Initiative (CSI), avviato dalla dogana statunitense nello scorso gennaio, prevede l'effettuazione dei controlli dei carichi destinati negli USA nei porti dove le merci sono imbarcate. Secondo l'amministrazione doganale americana, anticipare la comunicazione dei manifesti di carico permetterà agli addetti dell'US Customs Service in servizio nei porti esteri di individuare con maggiore facilità i container a rischio prima che siano esportati negli Stati Uniti.
La dogana USA ha spiegato che la nuova normativa deriva dall'affinazione del testo legislativo pubblicato nello scorso agosto e modificato soprattutto sulla base dei 78 commenti ricevuti dall'amministrazione. La stesura definitiva - ha precisato l'US Customs Service - prevede ad esempio che le navi che trasportano carichi alla rinfusa siano esentate dalla normativa.
La nuova legge entrerà in vigore a 30 giorni dalla data della sua pubblicazione nel Federal Register. Secondo l'amministrazione doganale americana la normativa inizierà ad essere applicata all'inizio del prossimo anno.