La Mediterranean Shipping Company (MSC), seconda compagnia di navigazione del mondo nel settore dei container, fa il suo ingresso nel porto di Napoli acquisendo una quota del 46,25% della CO.NA.TE.CO. Spa, società terminalista che gestisce il container terminal al molo Bausan dello scalo partenopeo. L'insediamento della compagnia ginevrina a Napoli è avvenuto grazie ad un accordo con il gruppo China Ocean Shipping (Group) Co. (COSCO), azionista della CO.NA.TE.CO. attraverso la Coscos, la joint venture tra la COSCO Europe e la genovese Fratelli Cosulich. L'intesa prevede che il gruppo cinese detenga anch'esso il 46,25% della CO.NA.TE.CO.. Il restante 7,5% rimarrà alla livornese Fremura. In precedenza la società era partecipata dalla joint venture Coscos (31,15%), dalle imprese portuali Fariello & Luise (33%), Ievoli (14%), D'Orazio (14%) e dalla Fremura (7,5%).
Il riassetto dell'azionariato della società terminalista ha determinato anche il rinnovo del consiglio di amministrazione, con le nomine del nuovo presidente Fu ChengQiu (COSCOS), degli amministratori delegati Nicola Coccia (MSC) e Pasquale Legora de Feo (COSCOS), del consigliere Nicola Mastro (MSC).
L'intesa MSC-COSCO prevede la realizzazione e la gestione del nuovo container terminal alla Nuova Darsena di Levante, che sarà oggetto degli interventi dell'Autorità Portuale di Napoli per il tombamento della darsena e l'allungamento della banchina.
La nuova alleanza di MSC e COSCO promette un notevole incremento del traffico containerizzato nel porto di Napoli, che dai 430.097 teu del 2001 potrebbe salire ad un milione di teu nel giro di tre o quattro anni, se sarà rispettata la tempistica per la realizzazione del terminal alla Darsena di Levante. Sul nuovo terminal convergerà infatti gran parte del traffico via Suez e del network di feederaggio mediterraneo dei due grandi vettori marittimi.