La Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) e l'ANCANAP (Associazione Nazionale Cantieri Navali Privati) hanno chiesto oggi governo italiano di completare il finanziamento della legge n.88 del 2001 di incentivo agli investimenti navali e di dare attuazione anche in Italia al regolamento europeo che prevede misure di difesa per la costruzione di alcuni tipi di nave. In un comunicato congiunto Confitarma e ANCANAP hanno sottolineato anche l'esigenza che l'Unione Europea aumenti le aliquote di contribuzione e le tipologie di navi assistite da tali misure e incentivi la demolizione delle cisterne di oltre 15 anni a scafo singolo, con aliquote più alte per le navi inferiori a 10.000 tonnellate di portata.
Secondo la confederazione armatoriale e l'associazione cantieristica questi sono i possibili interventi per uscire dall'attuale stato di crisi in cui si trovano i cantieri navali privati italiani, che sono stati al centro di un incontro avvenuto ieri tra il presidente della Confitarma, Giovanni Montanari, e il presidente e il direttore generale dell'ANCANAP, Stefano Silvestroni e Giancarlo Casani.
La cantieristica italiana - hanno ricordato Confitarma e ANCANAP - è leader mondiale nel settore delle navi da crociera, ma per tutti gli altri tipi di navi i nostri cantieri stanno attraversando un periodo di forte recessione, soprattutto a causa della concorrenza dei paesi asiatici ed in particolare della Corea del sud, che grazie ad una politica competitiva basata su una forte riduzione dei prezzi, hanno acquisito importanti quote di mercato, passando in soli cinque anni da una capacità di produzione annua di 1,5 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata ad oltre 8 milioni di tslc.
«La situazione è paradossale - ha detto il presidente di ANCANAP, Stefano Silvestroni - infatti, da un lato cresce la domanda di nuove navi da parte degli armatori UE, e dall'altro diminuisce drasticamente la quota di mercato dei cantieri europei. In Italia, a fronte di una capacità produttiva annuale dei cantieri navali di 700.000 tslc, nel biennio 2001/2002 si è registrata una acquisizione di 4 commesse pari a 253.825 tslc (di cui due navi da crociera, una petrolchimica ed una fast ferry). Si prevede una crisi per l'industria cantieristica e il suo indotto alla fine del 2003, quando saranno ultimate le navi ordinate nel 2000, ultimo anno per il quale erano previsti incentivi europei significativi».
Auspicando un intervento dello Stato a favore del settore, Giovanni Montanari ha sottolineato l'attenzione dell'armamento italiano nei confronti della cantieristica nazionale media e piccola, che deve tuttavia potenziare la capacità progettuale, l'innovazione, l'organizzazione per battere su questo piano la concorrenza. Devono essere favorite nuove forme di collaborazione per gli aspetti finanziari, progettuali ed assicurativi, allo scopo di salvaguardare i cantieri navali piccoli e medi che rappresentano per l'Italia un settore ad alto valore aggiunto di importanza strategica.