Lunedì prossimo il programma americano per potenziare i controllo sui carichi containerizzati diretti negli Stati Uniti diventerà operativo nel porto giapponese di Yokohama. Lo ha annunciato ieri il commissario dell'US Customs and Border Protection (CBP), Robert C. Bonner, ricordando che nello scorso settembre l'amministrazione doganale statunitense e quella giapponese avevano siglato un accordo preliminare per l'introduzione in Giappone della Container Security Initiative (CSI) (
inforMARE del
27 settembre 2002).
In base all'accordo, quattro addetti dell'US Customs affiancheranno i doganieri giapponesi nel porto di Yokohama per ispezionare i container esportati negli Stati Uniti. Nei prossimi mesi il programma diventerà operativo anche nei porti di Tokyo, Nagoya e Kobe.
Oltre che a Yokohama, il programma CSI è già stato attivato nei porti di Amburgo, Anversa, Bremerhaven, Halifax, Le Havre, Montreal, Rotterdam, Singapore e Vancouver. Hanno inoltre già aderito al programma i porti di Algeciras, Felixstowe, Genova, Hong Kong, Kobe, La Spezia, Nagoya, Pusan, Shanghai, Tokyo e Yantian.
«Il CSI ' ha ricordato Bonner ' è reciproco. CBP offre alle nazioni che partecipano al CSI l'opportunità di inviare i loro doganieri nei nostri principali porti per ispezionare i carichi che sono esportati nelle loro nazioni via container marittimi».