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ICF incrementa il risultato finanziario nonostante un calo del 9,1% dei volumi trasportati
Gli ostacoli che rallentano lo sviluppo del trasporto combinato - accusa la società elvetica - non sono stati rimossi
18 giugno 2003
L'operatore di trasporto combinato elvetico Intercontainer-Interfrigo (ICF) ha reso noti oggi i risultati dell'anno finanziario 2002, che mostrano un utile netto di 1,9 milioni di euro su un fatturato di 283,4 milioni di euro, contro un passivo netto di 500mila euro su un fatturato di 303,1 milioni di euro nell'esercizio 2001. Il calo del 6,5% del giro d'affari segue la flessione più accentuata (-9,1%) dei volumi realizzati nel trasporto combinato. In questo settore la società svizzera ha registrato lo scorso anno un volume trasportato pari a 758.598 container da venti piedi, contro 834.894 teu nell'esercizio precedente. «Il calo dei volumi - ha spiegato ICF - è ascrivibile principalmente al trasferimento di alcuni traffici ad altri attori del mercato, per un totale di 76.000 teu. Complessivamente le tre principali "defezioni" sulle rotte Scandinavia-Italia e Svezia-Belgio sono risultate maggiori della diminuzione totale dei volumi».
ICF considera «molto lodevoli» i risultati operativi ottenuti nonostante le condizioni non favorevoli del mercato e dell'economia. La società ha ricordato in particolare gli ostacoli determinati su alcune tratte dalla scarsa qualità dei servizi di trazione offerti dai principali fornitori di servizi di questo tipo di cui si avvale ICF, dal fermo del traffico nel Channel Tunnel sotto il canale della Manica a causa del fenomeno dell'immigrazione clandestina e dalla chiusura del tunnel Monte Olimpino II a Chiasso.
ICF ha sottolineato anche i positivi risultati registrati su importanti mercati. Lo scorso anno l'azienda elvetica ha rilevato una crescita del traffico con l'Ungheria, progressioni nei confronti dei mercati di Grecia, Turchia e Macedonia ed incrementi dei volumi ferroviari trasportati tra i porti della Germania e la Scandinavia. «Positiva sviluppi - ha aggiunto ICF - sono stati registrati inoltre nei traffici tra Spagna ed Europa occidentale, tra Svizzera e Rotterdam, così come tra i porti tedeschi e l'Italia e tra l'Italia e il Regno Unito».
Intercontainer-Interfrigo sostiene che i fattori negativi che hanno condizionato l'attività nel 2002 sono tuttora presenti: non ci sono segnali di un miglioramento dei servizi di trazione e perdura la fase negativa dell'economia mondiale. «Dopo un'iniziale euforia - ha precisato ICF - c'è anche disillusione circa le misure per promuovere il trasporto combinato. Ad eccezione della Svizzera, alcuni degli altri sistemi apparentemente avviati su questa strada non sono stati messi in pratica». ICF lamenta anche «la riduzione delle prestazioni, combinata con l'incremento dei prezzi, fornite dalle società ferroviarie "tradizionali"».
ICF in figures (financial year 2002)
(Source: ICF)
2002
2001
Difference
Turnover
EUR 283.4 million
EUR 303.1 million
- 6.5%
Net profit (loss)
EUR 1.9 million
EUR (0.5) million
Plus
Cash flow
EUR (3.1) million
EUR 1.7 million
Minus
Workforce
272.5
277
- 4.5
Affiliated Companies
16
14
+ 2
Outside agencies (representatives)
12
12
-
Combined transport
TEU
758,598
834,894
- 9.1%
TEU-km
839.5 million
942.5 million
- 10.9%
Ø distance per TEU
1,107 km
1,128 km
- 1.9%
TEU ICF + affiliated companies')
1,769,201
1,816,681
- 2.6%
Wagon fleet at 31.12.
5,002 vehicles
5,266 vehicles
- 264
1) including traffic handled by the affiliated companies for their own account.
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