L'abbandono della guida della Liberia da parte del presidente Charles Taylor, che si è dimesso lunedì scorso ed è giunto in Nigeria dove trascorrerà l'esilio, è stata accolta con estremo favore dall'International Transport Workers' Federation (ITF). "Siamo molto contenti - ha detto ieri il segretario generale dell'ITF, David Cockroft - di vedere l'uscita di scena di quel mascalzone e speriamo che anche i suoi complici siano spazzati via dal potere. Qualsiasi pulizia della corruzione e della violenza in Libera deve includere la rimozione dalle loro cariche marittime di Benoni Urey e Agnes Taylor (rispettivamente commissario alle Attività marittime della Liberia e rappresentante permanente della Liberia presso l'IMO, ndr), giustamente condannati dalle Nazioni Unite, ed una nuova valutazione del contratto di comodo siglato dal Liscr (il registro navale della Liberia, ndr) e dal dittatore liberiano".
A destare particolare preoccupazione in campo marittimo - ha spiegato Cockroft - è "la mancanza di qualsiasi norma di legge in Liberia e, per estensione, sulle navi che battono la sua bandiera".
Il segretario generale dell'ITF ha affermato che tra le priorità del nuovo governo della Liberia, qualunque esso sia, ci dovrà essere il rispetto delle normative internazionale e l'eliminazione di qualsiasi forma di corruzione.