Sulla questione della suddivisione dell'area del terminal Multipurpose del porto di Genova si è infine giunti ad una decisione. Ieri il Comitato Portuale, ponendo forse termine ad una vicenda che durava da troppe settimane, ha deliberato all'unanimità la revoca della concessione sui 245mila metri quadrati dell'impianto assegnata alla Multipurpose Terminal Spa, azienda controllata dalla Compagnia Unica (82%) e partecipata dagli imprenditori Cosulich (6%), Scerni (6%) e Spinelli (6%). Una vicenda che si sarebbe dovuta concludere positivamente o negativamente in pochi giorni. L'Autorità Portuale ha deciso di lasciare più tempo agli imprenditori portuali ed ai loro avvocati per raggiungere un'intesa sulla spartizione dell'area, incluse le sacrosante ferie estive. In estate, in mancanza evidentemente di notizie certe, si sono sviscerate tutte le ipotesi, anche le più fantasiose, di pari passo con le incerte vicende che hanno contraddistinto la stagione estiva di una delle due squadre calcistiche locali. Ma in fondo si trattava di due faccende ben differenti: il porto ha ben poco a che fare con il calcio giocato e, sinora e fortunatamente, ha poco a che fare anche con l'allegra conduzione manageriale delle società calcistiche. In porto ci si muove a seconda degli interessi, dei legittimi e sacrosanti interessi. Tutti giustamente lo hanno sempre fatto e tutti continueranno si spera a farlo, nonostante qualcuno mascheri le proprie decisioni adducendo che sono assunte per «il bene del porto». Hanno invece cercato di curare fino all'ultimo i propri interessi tutti i soggetti coinvolti nel tentativo di spartizione del terminal: lavoratori e imprenditori, tra cui gli armatori Messina e Grimaldi. Nessuno è contento dell'esito delle trattative.
Agli imprenditori portuali non restano che 15 giorni per tentare di raggiungere in extremis un accordo. Il periodo è infatti stato assegnato alla Multipurpose Terminal per presentare le proprie osservazioni.
Trascorsi i 15 giorni la concessione tornerà all'Autorità Portuale che dovrebbe provvedere alla gestione provvisoria del terminal sotto la guida di un commissario e nel contempo avviare le procedure per l'assegnazione del Multipurpose tramite gara. Procedura, di per sé abbastanza lunga, che potrebbe essere prolungata a dismisura da eventuali azioni legali intraprese da chi si riterrà penalizzato o danneggiato dall'esito della vicenda.
B.B.