All'appello odierno lanciato dall'associazione degli armatori europei ECSA affinché la procedura di conciliazione presso il Parlamento e il Consiglio dell'UE non determini lo snaturamento della proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali, che punta alla liberalizzazione di tutti i servizi, ha fatto eco quello dell'associazione dei porti europei ESPO.
«Obiettivo della direttiva - ha rammentato oggi il presidente di European Sea Ports Organisation, David Whitehead - è di introdurre procedure chiare per i potenziali fornitori di specifici servizi portuali. Si tratta di chiarire i rapporti tra le autorità portuali e i fornitori di servizi, sia quelli esistenti che quelli potenziali. Negli ultimi due anni è stata fatta una mole di lavoro per fare dell'originaria proposta della Commissione uno strumento di lavoro utilizzabile».
ESPO ha ricordato come la posizione comune raggiunta dal Consiglio UE lo scorso anno avesse risolto molti dei dubbi espressi dall'associazione dei porti europei in merito alla prima proposta avanzata dalla Commissione Europea (
inforMARE del
17 giugno 2002). «Tuttavia - ha precisato ESPO - alcuni dei nuovi emendamenti introdotti dal Parlamento in seconda lettura hanno sollevato preoccupazioni che dovranno essere risolte se la direttiva dovrà funzionare». «Riteniamo - ha detto Whitehead - che un compromesso accettabile su un limitato numero di questioni che sono ancora irrisolte, come il self-handling e il pilotaggio, debba essere trovato senza mettere a rischio l'obiettivo complessivo della direttiva».