La Commissione Europea ha trasmesso oggi un parere motivato a Italia, Portogallo, Austria, Lussemburgo, Grecia, Finlandia, Belgio e Olanda per inosservanza della legislazione comunitaria sulle società di classificazione e/o sul controllo dello Stato di approdo. L'invio costituisce l'ultima fase della procedura prima della denuncia ufficiale dinanzi la Corte di giustizia dell'UE.
Bruxelles accusa gli otto Stati membri della mancata comunicazione delle misure nazionali di recepimento di due direttive sulla sicurezza marittima, recepimento nella legislazione nazionale che avrebbe dovuto essere effettuato entro lo scorso 23 luglio.
Belgio, Austria, Lussemburgo, Grecia, Finlandia e Portogallo - ha precisato la Commissione Europea - non hanno ancora adottato la legislazione nazionale di recepimento della nuova direttiva sulle società di classificazione (2001/105/CE), che stabilisce le misure che devono applicare gli Stati membri e gli organismi incaricati delle visite, delle ispezioni e della certificazione delle navi.
Il parere motivato a Grecia, Finlandia, Portogallo, Italia e Olanda riguarda invece il mancato recepimento della direttiva sul controllo dello Stato di approdo (2001/106/CE) che rafforza il regime comunitario di controllo che le autorità dello Stato di approdo effettuano sulle navi che battono bandiera di un altro Paese, basato su procedure uniformi di ispezione, fermo e divieto di approdo.