Air France ha concluso il periodo aprile-settembre di quest'anno (primo semestre dell'esercizio fiscale 2003-2004) con un utile netto consolidato di 52 milioni di euro su un ricavo consolidato di 6,19 miliardi di euro, contro rispettivamente 216 milioni e 6,55 miliardi di euro nel corrispondente periodo del 2002.
La compagnia aerea francese ha chiuso il terzo trimestre di quest'anno con un utile netto consolidato di 48 milioni di euro su un ricavo consolidato di 3,18 miliardi di euro, contro rispettivamente 57 milioni e 2,24 miliardi di euro nel periodo luglio-settembre dello scorso anno.
«Questo semestre - ha commentato oggi il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta - è stato condizionato dalle conseguenze della guerra in Iraq e dall'epidemia di polmonite atipica che si è diffusa in Asia. Malgrado la significativa ripresa registrata dopo la metà di agosto, il nostro traffico sulle destinazioni asiatiche è tornato ai livelli pre-crisi solo a partire da ottobre. Inoltre, pur se dei segni incoraggianti di ripresa iniziano a farsi sentire, la debolezza dell'economia europea e francese ha continuato a pesare sulla nostra attività nel corso del secondo trimestre. Considerata la situazione abbiamo deciso di rafforzare il controllo dei costi assumendo una serie di nuove misure economiche congiunturali dell'ordine di 60 milioni di euro al fine di rispettare l'obiettivo di un risultato d'esercizio prima delle cessioni aeronautiche lievemente positivo».