Il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, ha sollecitato il governo sloveno a dare una risposta definitiva entro la metà del prossimo mese in merito all'utilizzo di risorse finanziarie europee per la progettazione della linea ferroviaria tra Trieste e Capodistria. La richiesta è stata rivolta al segretario di Stato ai Trasporti della Slovenia, Boris Zivec, nel corso di un incontro sulle prospettive di concretizzazione delle direttrici ferroviarie ed autostradali tra Italia e Slovenia svoltosi ieri al municipio di Capodistria.
«Devo con rammarico prendere atto - ha detto Illy a conclusione dell'incontro - che il governo della Slovenia non intende procedere alla progettazione e all'eventuale realizzazione del collegamento ferroviario Capodistria-Trieste, nonostante quest'opera risponda alle necessità non solo del capodistriano - della città e del suo porto - ma anche delle ferrovie slovene e, ritengo, anche agli interessi economici della Repubblica di Slovenia, e nonostante le favorevoli posizioni oggi espresse dal sindaco di Capodistria, dal direttore di Luka Koper e dal rappresentante delle Ferrovie Slovene».
«Il governo sloveno - ha aggiunto - rinunciando oggi ad 1,2 milioni di euro provenienti dall'Unione Europea, rifiuta per la seconda volta l'aiuto offerto dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e della Repubblica Italiana, dopo che 150 milioni di euro messi a disposizione per la progettazione e lo sviluppo di nuovi collegamenti ferroviari tra la Slovenia e l'Italia con la legge Finanziaria del 1997 sono già andati in economia». «Mi auguro - ha concluso - che la Slovenia su questo tema prenda una decisione entro metà dicembre, altrimenti non so se ci sarà ancora la volontà dell'Italia e del Friuli-Venezia Giulia di appoggiare il governo sloveno nella realizzazione di quest'infrastruttura».
Nel corso dell'incontro l'assessore alla Viabilità e Trasporti dell'ente regionale italiano, Lodovico Sonego, aveva richiesto al segretario di Stato sloveno Zivec l'"intesa di partenariato": si tratta in pratica - ha precisato la Regione Friuli-Venezia Giulia - dell'assenso del governo sloveno per l'avvio dell'iniziativa finanziata sul programma comunitario Interreg IIIA Italia-Slovenia per la progettazione della tratta ferroviaria di sei chilometri di lunghezza tra Trieste e Capodistria. Un assenso - ha sottolineato Illy - «senza alcun impegno di futura realizzazione».
Nei giorni scorsi intanto la giunta regionale aveva approvato l'assegnazione all'Istituto di Studi e Documentazione sull'Europa comunitaria e l'Europa orientale (ISDEE) di Trieste dell'incarico di redigere uno studio per l'attivazione di nuovi collegamenti marittimi dal Mar Nero ai porti del Nord Adriatico. In particolare l'indagine dovrà verificare la possibilità di nuovi servizi marittimi per l'inoltro delle merci dai porti rumeni e bulgari sul Mar Nero verso l'Alto Adriatico attraverso l'analisi dei flussi commerciali tra i mercati di Romania e Bulgaria e le aree economicamente più sviluppate sia dell'Italia che del Centro Europa.