La giunta comunale di Venezia ha autorizzato oggi il sindaco Paolo Costa ad esercitare il diritto di prelazione, del quale è titolare il Comune, per l'acquisto delle azioni detenute da APV (Autorità Portuale di Venezia) Holding Srl in SAVE Spa, pari al 10% del capitale sociale, in base alla quota di partecipazione del Comune (17%), a parità di condizioni rispetto a quelle offerte da URVAIT Service Srl. La giunta ha riservato al consiglio comunale i provvedimenti di competenza, ha imputato a bilancio la somma di 5 milioni e 800mila euro e si è riservata di poter esercitare il diritto di prelazione fino all'intero ammontare delle azioni di APV Holding.
SAVE Spa gestisce l'aeroporto Marco Polo di Venezia. La società è partecipata da Nordest Avio (20%), Comune di Venezia (17%), Provincia di Venezia (17%), Veneto Sviluppo (17%), APV Holding (10%), URVAIT Service (10%), CARDINE Finanziaria (3%), Camera di Commercio di Venezia (2%), Provincia di Padova (1%), Comune di Padova (1%), Provincia di Treviso (1%) e Comune di Treviso (1%).
L'operazione - ha affermato il sindaco Paolo Costa - è sostenuta da due motivazioni: la prima è la convenienza del prezzo offerto (0,65 euro ad azione), molto probabilmente inferiore al valore patrimoniale reale, per cui il Comune se rivendesse le azioni ne avrebbe un guadagno; la seconda è l'esigenza di tutelare gli interessi collettivi nella gestione della più importante infrastruttura del Veneto, strategica e decisiva per l'economia di Venezia, dopo che tali interessi - ha precisato - non sono più tutelati dalla collegialità degli enti pubblici, avendo la Regione scelto l'autonomia di comportamento rispetto a Comune e Provincia.
L'esercizio della prelazione - ha inoltre osservato Costa - mentre difende il valore patrimoniale della partecipazione del Comune in SAVE Spa, consente anche di poter ipotizzare un futuro utilizzo di questa quota (o di una più larga quota di proprietà del Comune) verso una vera privatizzazione, con un ampliamento e una diversificazione del "nocciolo" di azionisti privati, che si allarghi a una più vasta rappresentanza dell'economia veneziana e veneta rispetto al più ristretto "nocciolo" di URVAIT. «È questo un appello rivolto al mondo economico e imprenditoriale, a tutta la società veneta», ha aggiunto il sindaco, sottolineando che il Comune è pronto a partecipare a un tavolo di discussione nel quale valutare la migliore strategia (compresa la collocazione in Borsa) per una gestione efficiente dell'aeroporto che dia insieme maggior tutela agli interessi pubblici. «In questa prospettiva - ha concluso - possiamo dire che la quota del Comune sarà 'trattenuta', come 'parcheggiata', fino al momento in cui potrà essere usata nel modo migliore».